Categorie: restauri

La Carta di Cracovia per il restauro

di - 21 Febbraio 2001

La presentazione
Il soprintendente ai Beni Architettonici, Roberto Cecchi, il rettore dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, Marino Folin e Manfred Wedhorn, docente di Restauro dell’Università di Vienna e chairman di una delle sezioni della conferenza saranno presenti alla presentazione della Carta di Cracovia 2000, documento finale della Conferenza internazionale di Cracovia, che si terrà a Venezia il 15 Febbraio, nella facoltà di architettura dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Coordinerà l’incontro Giuseppe Cristinelli, vice-presidente del Comitato Cracovia 2000. La Carta di Cracovia 2000 sarà poi oggetto di incontri e dibattiti tra febbraio e marzo 2001 a Salamanca, Firenze, Udine e Trieste.
La carta di Cracovia
La Carta di Cracovia 2000 è il documento finale della Conferenza internazionale sulla conservazione Cultural heritage as Foundation of Development Civilization che si è tenuta nello scorso mese di ottobre a Cracovia. La cosiddetta Carta di Cracovia 2000 che è stata siglata in quell’occasione è un documento che contiene i principi suggeriti per la conservazione ed il restauro del patrimonio. Il documento riprende in parte i principi della Carta di Venezia del 1964 – che aveva affermato l’importanza del restauro del patrimonio per il suo valore non solo estetico ma anche storico-culturale – ma amplia la sua prospettiva, introducendo i concetti di fruizione del patrimonio, di memoria, di conservazione progettata e di autenticità. Secondo i principi espressi dalla conferenza il concetto di autentico supera il concetto di originale: si considera infatti autentica un’opera nel suo complesso, comprese tutte le modifiche aggiunte nel tempo che hanno assunto un valore storico.
I principi
Sono cinque i principi di restauro che sono stati oggetto di riflessione e sono stati ri-definiti nel corso della Conferenza di Cracovia. Il primo è il principio di fruizione del patrimonio, in nome del quale tutti i beni culturali vanno protetti e salvati all’interno di un piano generale di sviluppo sostenibile accessibile senza restrizioni e non solo agli studiosi. Il secondo è il principio di memoria, per il quale si riconosce nel patrimonio l’elemento comune nel quale si riconosce un’identità culturale. Il terzo principio è quello di scelta, che consiste nella possibilità e nella capacità di riconoscere ciò che è necessario salvare e conservare: questo principio propone un elemento di rottura con le idee del recente passato che volevano che tutto venisse salvato, senza distinzioni. Il quarto principio è il principio di conservazione per cui il restauro non è più considerato solo intervento tecnico, ma parte di un più ampio progetto di conservazione. L’ultimo principio è quello della autenticità per cui rientrano nella storia dell’opera – e per questo vanno conservate – anche le stratificazioni che si sono sovrapposte nel tempo all’originale.




In collaborazione con

[exibart]

Visualizza commenti

  • LA CARTA DI CRACOVIA EST MOLTO INTERESSANTE RESTA PERO' DI DIFFICILE APPLICAZIONE VISTO CHE E' IMPOSSIBILE REPERIRE I FONDI PER EFFETTUARE IL RESTAURO SOPRATTUTTO PER I BENI COSIDDETTI MONORI. PRESSO LA MIA PARROCCHIA VI SONO MOLTE OPERE INTERESSANTI MA PER SCARSE DISPONIBILITA' ECONOMICHE VANNO IN ROVINA DEFINITIVA LE POCHE COSE CHE SONO ANCORA RECUPERABILI. CHE FARE?

Articoli recenti

  • Mostre

Björk torna a casa: in Islanda aprirà una grande mostra dedicata all’icona pop

Alla National Gallery of Iceland di Reykjavik, Björk presenterà una nuova mostra scandita da installazioni immersive: per la prima volta…

24 Dicembre 2025 9:30
  • Mercato

Buon Natale, Charlie Brown! Con un nuovo record d’asta

Charlie Brown trasporta il suo piccolo albero di Natale negli ultimi momenti del classico natalizio del 1965, e fissa un…

24 Dicembre 2025 9:00
  • Mostre

Corpi evanescenti e drappeggi classici: la magia notturna di LaMonte al Museo Correr

Fino al 28 febbraio, nelle Sale Canoviane del Museo Correr a Venezia, le sculture in vetro di Karen LaMonte dialogano…

24 Dicembre 2025 0:02
  • Arte contemporanea

Una California da mordere: Ed Ruscha crea una barretta di cioccolato in edizione limitata

Il maestro del pop Ed Ruscha reinterpreta uno dei paesaggi simbolo del suo immaginario trasformandolo in una tavoletta di cioccolato…

23 Dicembre 2025 18:30
  • Fotografia

Margaret Bourke-White, creatrice di icone: la mostra a Reggio Emilia

Ai Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia, un percorso affascinante che attraversa il lavoro della grande fotografa Margaret Bourke-White:…

23 Dicembre 2025 15:30
  • Progetti e iniziative

Quasi vero, quando l’opera non è pronta: il progetto di Studio Cervo

A Napoli, Studio Cervo apre le sue porte di laboratorio d’artista e invita sette autori a interagire con i propri…

23 Dicembre 2025 13:30