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Fino al 15.IV.2013 | Marilù Eustachio, Di luogo in luogo. Trasferimenti | Roma, Nuova Pesa

di - 19 Marzo 2013
Nella vita di tutti noi i luoghi, e le loro differenze, hanno una grande importanza. Per l’arte, poi, questa tematica acquista singolare valore se pensiamo, ad esempio, all’importanza del Grand Tour in Italia nell’antichità, o al viaggio in Africa di Paul Klee. Ma i luoghi possono anche avere una scansione più dimessa e altalenante, come il percorso dalla casa allo studio, e proprio su ciò si intrattiene l’attuale mostra di Marilù Eustachio. Questo, che potrebbe sembrare un tema minimo, insignificante, ha invece un singolare valore e spessore, poiché rappresenta due polarità importanti, così lo studio è il luogo del lavoro, dell’oggettivazione, mentre nella casa si accumulano le emozioni, i pensieri che confluiranno nell’opera, intimo e pubblico insomma.

Tutto ciò è particolarmente importante nell’opera di Marilù Eustachio, poiché la sua ricerca sembra partire dal diario, da un’impressione-cellula minima, che viene espansa fino a diventare opera. Queste tracce nascono dall’intimità e ad essa ritornano, attraverso un percorso di svelamenti che sono di un’anima sola e contemporaneamente di tutti noi, perché il tema di queste opere è l’incanto di fronte all’attimo e alla vita.
Attraverso queste autografie pian piano scopriamo tutto dell’autrice, e a lei ci uniamo in un afflato tanto più sincero quanto più intimo, poiché ogni suo fremito ci è raccontato. È un lavoro di singolare generosità, poiché tutto viene trasferito (appunto come recita il titolo) dalla casa allo studio, dalla vita all’opera. Lo studio di questo percorso è particolarmente acuto, poiché assolutamente non si vuole perdere l’aura di mistero, di segreto discoperto, che è tipico di tutta la grande arte e poesia; così la riduzione dei segni e degli elementi tipica di queste opere, invece di schematizzare il mistero, lo rende più fitto.
Nella mostra sono presenti anche oggetti minimi provenienti dallo studio e foto, ben commentati da Daniela Lancioni nel catalogo. Ciò lascia intendere che il procedimento di consegna-rappresentazione da parte dell’autrice è attuato in modo estremamente onesto e generoso, quindi qualsiasi ingrediente della sua quotidianità non ci è celato. Alla fine la sincerità aiuta la convivenza col mistero dell’esistenza, ma per fortuna l’aura di intimismo, di comunicazione segreta e affettuosa, si ricrea ad ogni istante. Sono note preziose, perché particolarmente intime e rare, quelle che, nella loro frammentarietà, ci concedono queste opere
Paolo Aita
mostra visitata il 5 marzo 2013
dal 5 marzo al 15 aprile 2013
Marilù Eustachio, Di luogo in luogo. Trasferimenti

La Nuova Pesa – Centro per l’Arte Contemporanea

Via del Corso 530 – (00186) Roma
Orari: da lunedì a venerdì 10,30-13 e 15,30-19

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