Categorie: roma

fino al 15.IX.2010 | Simone Pellegrini | Roma, Giacomo Guidi

di - 23 Luglio 2010
Reiterate lungo un limite dell’immagine che sta a picco
sulla rappresentazione del corpo sotto il sole di un’invenzione al contempo
furibonda e controllata – dove tanto l’ordine che il furore originano da una
cultura di rara profondità, umanistica nel senso più nobilmente desueto dell’espressione
-, le composizioni di Simone Pellegrini (Ancona, 1972; vive a Bologna) sconcertano a un
primo sguardo per poter rapidamente spostare e catturare il secondo entro mondi
di esuberante esoterismo.

La mostra, organizzata intorno a una serie assai recente
di lavori di medio formato a valle di una precedente esposizione (presso la
galleria Cardelli & Fontana di Sarzana) volutamente piĂą incentrata su
elementi procedurali del lavoro dell’artista, appare in questo senso esemplare di
una ricerca personale densa, singolarmente matura, retta da un’iconografia che
mescola con sapiente dismisura prassi e stilemi di tradizioni antiche con una
sensibilitĂ  profondamente contemporanea.

Quanto alla tecnica, i lavori di Pellegrini sono
realizzati su pergamene strappate e ricomposte, distese ad accogliere una somma
di immagini originariamente disegnate su frammenti cartacei, oleate e trasposte
con un procedimento a matrice al termine del quale gli originali finiscono
solitamente distrutti; le medesime immagini vengono quindi arricchite con
interventi a colori naturali che, come nel caso dei contorni, rimandano alle
illuminazioni tipiche dei codici miniati.


Nel bel catalogo che accompagna la mostra sono riprodotte
le pagine di alcuni libri letti e ricoperti di schizzi dall’artista
(direttamente esposti nella mostra di Sarzana): se ne desumono sia ascendenze e
frequentazioni culturali utili a ricostruire la traiettoria spirituale di
Pellegrini, che le tracce più schiette dell’estro creativo precedente il
progetto compositivo finale. Scorrono così La scala di luce di As-Sulami, gli Appunti
sulla melodia delle cose
di Rilke, Il simbolo e la forma di Florenskij, tutti titoli che potrebbero pure
ben attagliarsi alle proliferanti immagini appese alle pareti della galleria.

Inserite in scene degne di bestiari o atlanti anatomici
medievali, le figure disposte sulla pergamena paiono in effetti cercare un
liberatorio scioglimento dalla propria origine umana in un inedito continuo, a
suo modo melodico, tra forme e simboli, prese nella fitomorfosi di intrichi di
linee ora accesi da elementi di rosso infuocato, ora assorbiti dal nerofumo di
un bordo o un gorgo del foglio.

L’esito è un immaginario che richiama una molteplicità di
fonti più o meno vicine (senz’altro Bosch, ma anche il miglior Clemente transavanguardista), tutte ben
tenute a bada, attinte con un criterio creativo che anche nella sua pratica
aspira a una meditata giustezza (la stessa, del resto, a cui allude il titolo
della mostra, JUS il giusto nel suo mondo).


Impervia ma non per questo fredda o respingente, l’opera
di Pellegrini si distingue così per la sua autorevolezza e, pur tradendo una
capacitĂ  generativa virtualmente infinita rispetto a una cifra espressiva ormai
pienamente acquisita, lascia intendere ampi margini di ulteriore sviluppo. La
speranza è che questi si possano apprezzare in altre mostre sorprendenti come
quella qui segnalata.

articoli correlati

Personale
torinese

Con
Baricchi a Roma

luca arnaudo

mostra visitata il 7 luglio
2010


dal 17 giugno al 15
settembre 2010

Simone Pellegrini – JUS
il giusto nel suo mondo

a cura di Adriana
Polveroni

Galleria Giacomo Guidi
Arte Contemporanea

Vicolo di Sant’Onofrio, 22/23 (zona Gianicolo) – 00165 Roma

Orario: da martedì a sabato ore 10.30-13 e 16–20

Ingresso libero

Catalogo disponibile

Info: tel./fax +39 0696043003; info@galleriagiacomoguidi.com;
www.galleriagiacomoguidi.com

[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Le mostre da non perdere a dicembre in tutta Italia

L’appuntamento mensile dedicato alle mostre e ai progetti espositivi piĂą interessanti di prossima apertura, in tutta Italia: ecco la nostra…

6 Dicembre 2025 21:00
  • Mostre

Milano riscopre Bice Lazzari con una grande mostra a Palazzo Citterio

Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…

6 Dicembre 2025 15:00
  • Progetti e iniziative

Spazi di Transizione a Bari: il waterfront diventa laboratorio urbano

A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…

6 Dicembre 2025 13:30
  • Musica

Il tempo secondo Barenboim: due concerti, un Maestro e l’arte di unire il mondo

Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…

6 Dicembre 2025 12:30
  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30
  • Musei

Riapre la Pinacoteca di Ancona: nuova vita per il museo Francesco Podesti

La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…

6 Dicembre 2025 10:30