Categorie: roma

Fino al 16.V.2018 | Zaelia Bishop, Uranio, Cemento, Grafite | AlbumArte, Roma

di - 11 Maggio 2018
Per due settimane gli spazi di AlbumArte FLASH! ospiteranno le opere inedite di Zaelia Bishop nella mostra “Uranio, Cemento, Grafite” a cura di Silvano Manganaro.
Sculture estrosamente composte sono adagiate su piedistalli ammirabili a tutto tondo, godendo di ogni singolo particolare. Una ricerca artistica completamente nuova dove tutti i materiali selezionati sono stati utilizzati nella loro intrinseca essenza. Le pietre, stabili e durevoli, si mostrano fiere nelle loro composizioni, a volte spigolose, a volte occlusive, a volte apparentemente instabili. Una materialità prepotente che si interpone allo sguardo solo per fargli capire che c’è molto di più oltre quella soglia, ci sono scenari da scoprire e far propri con l’esperienza. Le fratture, causate a seguito di reazioni di forte stress sulle superfici, sono accentuate dalle cromie audaci di cui si rivestono. Colori che scuotono e dinamizzano anche quadri dal pallido candore marmoreo. Crepe che si contrappongono alla linearità del taglio del marmo, dell’ardesia e del travertino.
Confini geografici ripresi nelle cromie delle mine che, come flussi di acqua, bagnano coste incontaminate e verdeggianti.  Onde che fluttuano su una trave di legno poggiata sopra terra (Strumento di riproduzione grafica I). Mine libere dalle gabbie lignee nelle quali erano “schiave”, legate ad una volontà esterna, ora si impongono nella loro bellezza fine, singolare e naturale.
Zaelia Bishop, Uranio, Cemento, Grafite, vista della mostra
L’innovativo percorso creativo intrapreso dall’artista è legato a un’intensa riflessione riguardante l’uomo e la vita, una continua tensione per andare oltre, con lo sguardo e con la mente. I confini e le fratture sono metafore di percorsi e situazioni che molte volte la vita ci mette di fronte come sottolineerà lo stesso curatore, Silvano Manganaro, “Non c’è violenza ma volontà di indagine e di scoperta, come a esorcizzare l’infrangersi dei propri ricordi o delle proprie scelte”. Malgrado la loro natura, le opere risultano “malleabili nelle mani del nostro inconscio”. Si creano spiragli dai quali sbirciare incuriositi, aperture dalle quali uscire dal costrittivo razionalismo di cui eravamo prigionieri per capire che c’è molto di più mettendoci in gioco e oltrepassando i propri limiti.  Rispecchiarsi in “ATRA”, “CAMO” e in “IRE” per sottolineare che anche la solidità e l’autorevolezza molte volte si infrange contro qualcosa di molto più forte, come la realtà che, in questo caso, scalfisce il marmo, infuoca l’ardesia, frattura il travertino, senza mai distruggere completamente la loro “anima”.
Valentina Muzi
Mostra visitata il 3 maggio
Dal 3 maggio al 16 maggio 2018
Zaelia Bishop, Uranio, Cemento, Grafite
AlbumArte
Via Flaminia 122, 00196 Roma (RM)
Orari: dal martedì al sabato 15:00-19:00
Info: T / F +39 06 3243882 | W www.albumarte.org | E info@albumarte.org

I commenti sono chiusi

Articoli recenti

  • Musei

Credere che il mondo possa sollevarsi insieme al proprio desiderio. Nasce a Mantova il Museo Sonnabend

La nascita della Sonnabend Collection Mantova, dentro il restaurato Palazzo della Ragione — inaugurata il 29 novembre 2025 con 94…

6 Dicembre 2025 0:02
  • Personaggi

Addio a Frank Gehry. Muore un titano dell’architettura

Alcuni dei suoi edifici sono i più importanti al mondo: Frank Gehry, colui che ha praticato l'architettura, o forse più…

5 Dicembre 2025 21:24
  • Arte contemporanea

La Società delle Api si sposta a Roma, con Luca Lo Pinto nuovo direttore artistico

La Società delle Api nomina Luca Lo Pinto come direttore artistico: la Fondazione creata da Silvia Fiorucci sposta a Roma…

5 Dicembre 2025 17:30
  • Mostre

La Fondazione Luigi Rovati di Milano racconta tremila anni di Olimpiadi

Fino al 22 marzo 2026, la Fondazione Luigi Rovati celebra i Giochi Olimpici con una mostra che unisce storia, arte…

5 Dicembre 2025 17:00
  • Personaggi

Addio a Giovanni Campus, morto a 97 anni uno dei maestri della scultura contemporanea

È morto Giovanni Campus: se ne va un protagonista rigoroso e appartato dell’arte italiana del secondo Novecento, tra gli innovatori…

5 Dicembre 2025 16:08
  • Fotografia

La rivoluzione delle polleras arriva a Sydney, nelle foto di Francesca Magnani

La pollera, da indumento retaggio di subordinazione femminile nell'America Latina a simbolo di emancipazione internazionale: la storia del collettivo ImillaSkate,…

5 Dicembre 2025 13:30