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fino al 18.V.2002 | Le bateau ivre – Giovanna Marini e i laboratori dell’immaginario | Roma, Sala 1

di - 2 Maggio 2002

Pur così semplice e gioiosa alla vista, l’opera di Giovanna Marini si basa su un lunga ricerca che l’artista porta avanti da anni sul gioco e sulla struttura della favola. Nata a Montecatini Terme, dal 1975 vive e lavora a Roma. Vediamo come ci si presenta l’opera: sul pavimento della galleria sono collocate delle tavole di legno. Hanno la forma di rettangoli, triangoli o figure geometriche irregolari. Dipinte con i toni dell’azzurro, del blu e dell’arancione sono disposte in modo tale da comporre differenti disegni e geometrie. Una sorta di puzzle, e sopra ad alcuni pezzi sono poggiate delle palle, anch’esse colorate. Anche in alcuni angoli della sala ci sono dei pezzi, che danno davvero l’impressione di essere lì in attesa di avere un proprio posto nella composizione. Ogni isola, così le definisce l’artista, è composta da un suo proprio disegno. L’intento dell’installazione non è però quello di porsi alla contemplazione del visitatore, sono infatti previsti dei laboratori di indagine con gruppi di bambini che potranno, giocando, scomporre e ricostruire le isole. Definendo così, non un nuovo significato, ma il senso stesso dell’opera che nasce per porsi in maniera interrogativa nei confronti dello spettatore. Si fa nel catalogo il nome di Vladimir Propp, studioso russo che agli inizi del novecento ha analizzato la struttura della fiaba. Si può, secondo Propp, trovare nelle diverse fiabe una stessa intima struttura. Personaggi, situazioni ed eventi si ripetono nell’organismo della storia e legano il momento narrativo alle profonde radici di una civiltà. Così come una fiaba può essere decostruita e studiata in ogni sua parte, per poi essere ricomposta in modo da essere intimamente compresa, anche le isole di Giovanna Marini si offrono per essere sconvolte nella loro struttura. Questo processo di spostamento di pezzi e di creazione di una nuova narrazione, non sarà altro che lo svelamento del senso del lavoro.
In questo processo di interazione si pongono anche altri interventi previsti nel corso dell’esposizione. Lunedì 29 aprile alle 18:30 sarà presentata una parte di Battito, Naso, Lungo. Si tratta della grande installazione realizzata nel novembre scorso da Fabrizio Crisafulli alla Sala della Ragione del Palazzo Comunale di Anagni, dedicata alla figura di Pinocchio. In questa occasione il lavoro si confronterà non solo con l’architettura della sala, ma anche con il lavoro della Marini.
Martedì 7 maggio, alle 18:30, sarà presentata la videoinstallazione di Silvia Stucky Mobile – Immobile.
Giovedì 16 maggio, sempre alle 18:30, il Gruppo Aritmie terrà un gioco – concerto con percussioni strumenti a fiato ed elettronici. In questa occasione sarà presentato il catalogo della mostra.

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mostra vista il 22.IV.2002


Le bateau ivre – Giovanna Marini e i laboratori dell’immaginario, a cura di Enrica Torelli Landini
Sala 1 Piazza di Porta San Giovanni 10,
067008691
mar_sab 16.30–19.30 ch dom_lun
www.salauno.com


[exibart]

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