Categorie: roma

Fino al 19.XI.2016 | Maya Zack, Counterlight | MLF | Marie-Laure Fleisch, Roma

di - 14 Novembre 2016
“Nulla è più nero dell’alba luminosa del ricordo.” Questo uno dei versi di Paul Celan che hanno ispirato il lavoro di Maya Zack. Nella sua opera l’artista si concentra sulla figura del poeta e del valore del suo farsi testimone della sofferenza e dell’orrore della Shoa. La riflessione si compie attraverso medium differenti, il video, il disegno e l’istallazione che, nella sua seconda mostra romana presso la Galleria Marie-Laure Fleisch, punteggiano lo spazio nel tentativo di mettere ordine nella storia.
Lo stesso tentativo è ricercato nel video Counterlight, opera che da il titolo alla mostra e che conclude una trilogia ideale iniziata con Mother Economy (2007) e Black and White Rule (2011).
L’opera di Paul Celan è l’espediente per tornare a parlare del ruolo dell’arte nella rappresentazione della memoria, nel video una donna ricercatrice nel suo studio prova a ripercorrere la vita di Celan attraverso i suoi scritti, diapositive e altri documenti. Di sottofondo la voce originale di Celan scandisce il tempo recitando alcuni passaggi della poesia “Engführung”, e un crescendo musicale  accompagna l’azione dell’archivista.

Scrive, sottolinea, disegna, ritaglia mappe, misura, cuce, in cerca di una logica in un orrore tanto cieco da spazzare via famiglie intere. Ricostruisce la vita della figura materna del poeta, morta nella Shoa, ne recupera un’immagine e la rimette in scena, diventando protagonista. Così il destino di Celan e della sua famiglia si fanno emblema delle storie di tutte le vittime, grazie al passaggio ad un interno, dal sapore vintage – chiaramente ispirato alle case abitate dalle famiglie ebree negli anni ’30 – e ad una scena domestica, in cui l’archivista si trasforma in madre che compie un gesto semplicissimo: impasta la Challah, il pane ebraico che si mangia durante lo Shabbat. Una normalità che è in procinto di finire. La tavola imbandita per il pranzo scorre sotto i nostri occhi, e in un processo di semplificazione, l’immagine reale si fa disegno, fino a ritrarre la protagonista del video che giace a terra priva di sensi. Anche se riesce nel tentativo di raccontare un evento così tragico, l’arte non può spiegarne i motivi, lo sforzo di far ordine nella storia fallisce, e con l’artista fallisce l’umanità intera.
La potenza del messaggio di Zack è veicolata attraverso l’uso di un linguaggio immediato, che come un pugno nello stomaco, arriva allo spettatore senza sovrastrutture. Fotografia, suono, scenografia e montaggio concorrono a comunicare con chiarezza il contenuto, valorizzandolo ancora di più, conferendogli un sapore narrativo degno di un grande film.
Roberta Pucci
mostra visitata il 19 settembre
Dal 19 settembre al 19 novembre 2016
Maya Zack, Counterlight
MLF | Marie-Laure Fleisch
Via di Pallacorda 15 / Rome 00186
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 14:00 alle 20:00, sabato dalle 16:00 alle 20:00
Info: tel (+39) 06 68 89 19 36 / info@galleriamlf.com

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