Potrebbe sembrare un divertissment senza senso, il gioco dei contrari, una sfida dadaista e una beffa al sistema dell’arte. Invece no: quella del canadese d’adozione Euan Macdonald (Edimburgh, 1965) è una riflessione sottile e silenziosa come le sue opere, essenziali e prive di orpelli quanto acute ed icastiche. Il lavoro di Macdonald muove dal problema della percezione, della realtà e dell’illusione e arriva a sovvertire l’ordine e le nostre aspettative di normalità in un ordinatissimo caos, in una perfezione contraria a tutte le nostre aspettative logiche e percettive. Quale sarebbe la nostra reazione se un mobile da ufficio – la cui funzione è conservare, classificare e ordinare – senza apparente causa iniziasse a scaraventare in aria documenti, cartelle e fogli? (File cabinet, 2004) E come ci comporteremmo se il moto di una pallina che rimbalza fosse perpetuo? (Poor Blumfeld, 2003). Forse le leggi che governano la nostra percezione della realtà – e forse la realtà stessa, sembra suggerire Macdonald – non sono che leggi effimere, contingenti, illusorie.
I lavori di Macdonald destabilizzano e insinuano il dubbio dell’illusione giocando con la percezione: così gli appartamenti del trittico Apartment (2005) si specchiano in quello che potrebbe sembrare un lago per poi scomparire lasciando la sola immagine riflessa. O i 4 pannelli di Disappearing Apartment, in cui al variare dell’incidenza del tratto varia la realtà dell’immagine che rivela la sua natura potenzialmente effimera e precaria. Macdonald mette in discussione la percezione estetica ed insieme quella sociale: se con GAD (2004) mostra il crollo del sistema di certezze e valori culturali nordamericani, con Spinning newspaper (2004) chiama in causa il sistema dell’informazione mostrando l’immagine di un “quotidiano rotante” che vorticando su stesso finisce per essere illeggibile e non comunicare nulla. In un’essenzialità formale esteticamente impeccabile e non invasiva, Macdonald pone una domanda quanto mai scomoda e radicale: quanto reale e affidabile è l’immagine? E di rimando, quanto lo è una società che sull’immagine si fonda?
emilia jacobacci
mostra visitata il 2 marzo 2005
L’appuntamento mensile dedicato alle mostre e ai progetti espositivi più interessanti di prossima apertura, in tutta Italia: ecco la nostra…
Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…
A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…
Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…
In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…
La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…
Visualizza commenti
ottima mostra