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fino al 20.V.2011 | Maurizio Mochetti – Divertissement | Roma, Oredaria Arti Contemporanee

di - 27 Aprile 2011

Appena entrati, potreste avere la sensazione di aver sbagliato posto, ma potete stare tranquilli, siete nel luogo giusto. L’atmosfera buia e quegli aerei sopra le vostre teste sono parte integrante della mostra di Maurizio Mochetti (Roma, 1940), la quale non intende essere una retrospettiva dell’artista, ma piuttosto si pone l’obiettivo di presentare alcune delle opere più attinenti al titolo stesso della mostra: Divertissement, ovvero divertimento. Sì, perché l’unico intento della mostra sembra essere volto al divertimento,legato allo stupore dello spettatore, messo di fronte ai lavori più celebri e interattivi di Mochetti, in cui dinamismo statico e velocità immobile sono protagonisti indiscussi della sua arte.

In mostra la lunga serie di modellini di macchine, aerei, laser, tutto apparentemente in movimento, ma in realtà la scelta compiuta dall’artista è una scelta consapevole: quella di mostrare al visitatore oggetti veloci per antonomasia, ma fermi, paralizzati. Una dicotomia quella fra stasi e dinamismo che caratterizza da sempre la produzione artistica di Mochetti.

Lo spazio della galleria si presta bene ad accogliere le opere, assorbite dalle pareti bianche, neutre. Il pubblico può girare liberamente all’interno della galleria senza seguire un determinato percorso, il quale risulta più tematico che cronologico.


L’”ossessione” per gli aerei è facilmente intuibile non appena si entra nello spazio espositivo, dagli aerei colorati posti sul pavimento alle ombre proiettate da piccoli velivoli sospesi. L’insieme risulta giocosamente tragico. Se da una parte la mostra si cela dietro al suo titolo dall’intento ludico, in realtà si percepisce emotivamente il riferimento alla Seconda Guerra Mondiale. L’artista infatti nasce negli anni poco precedenti al suddetto periodo bellico e  pur non vivendolo in modo traumatico, ne rimase influenzato per tutta la vita. Questo elemento si riscontra nelle sue creazioni aeree, trasformate dallo stato di “mostri da combattimento” a oggetti ricreativi i quali, come afferma Mochetti, “perdono la loro funzione distruttiva per assumerne una costruttiva”.

Al centro della sala una simulazione della partenza di un razzo, con tanto di rampa di lancio (Razzo potenziale, 1969), che durante il volo produce una linea retta, alla quale segue una esplosione.

Altro elemento ripreso spesso da Mochetti è il laser, qui presente a intermittenza all’interno di una sfera scura posizionata in terra. Laser utilizzato come mezzo, come strumento attraverso cui giungere alla perfezione dell’opera, congegno tecnologico alla pari di quanto lo era nel ‘500 il martello per Michelangelo, concetto al quale lo stesso Mochetti allude di sovente.


Con F 104 Starfighter invece è la forma sferica a predominare in tutta la sua magnificenza.

Il cono assume valenza di supporto dell’aereo e la sua direzione è determinata da quella del volo. Le dimensioni del cono sono virtualmente infinite, come infinito è lo spazio esplorato dai raggi laser e dalla luce all’interno di un tubo sul pavimento. La forma sferica ricorre spesso nella produzione artistica di Mochetti, in quanto riconduce al concetto di movimento perpetuo, lo stesso che anima tutto il percorso espositivo.

Disegni preparatori e studi scientifici dell’artista accompagnano l’allestimento, aiutando il pubblico a capire secondo quali ricerche sono nate le sue opere. L’idea e il progetto, per Mochetti, infatti non sono solo testimonianze visive, ma rappresentano l’opera d’arte stessa, costituendone la parte essenziale. Una ricerca artistica che affianca due concetti, aventi l’idea come fine e la tecnologia come mezzo.

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Maurizio Mochetti – Divertissement

Galleria OREDARIA Arti Contemporanea

Via Reggio Emilia 22/24  – 00198 Roma

Orario: da martedì a sabato ore 10-13 16-19.30

Ingresso libero

Info: tel. +39 0697601689; info@oredaria.it



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