Categorie: roma

fino al 20.X.2012 | Matvey Levenstein | Roma, Galleria Lorcan O’Neill

di - 3 Ottobre 2012
Pitture di paesaggio, nature morte e interni di chiese. Una pittura che non muove, nonostante i soggetti prescelti possano portare a pensare il contrario, da un’esigenza di verifica delle istanze formali proprie del medium pittorico, ma che si concentra sulla formulazione di una poetica artistica definita e reiterata nei diversi lavori presentati. La nuova personale di Matvey Levenstein (Mosca, 1960, vive a New York) alla Galleria Lorcan O’Neill si articola, come già accaduto nella passata produzione dell’artista, al confine tra un iperrealismo nitido e un crepuscolarismo rarefatto, che dalla luce e dalle sue declinazioni prende spunto per la definizione di un paesaggio, umano e ambientale, sospeso e malinconico.

Olio su tela, olio su rame e due disegni Sumi – tecnica a inchiostro di matrice orientale – per una serie di lavori che esprimono la propria cifra stilistica e concettuale a partire dai soggetti e dal formato di presentazione prescelti: negli interni delle chiese o in alcuni paesaggi, il campo largo è associato da Levenstein ai formati più piccoli delle opere, quasi a voler evitare un eccesso analitico nella resa dei particolari potenzialmente in grado di offuscare la resa atmosferica generale; quando invece il formato si allarga, ecco comparire soggetti definiti, dalla figura umana – una in particolare, dal forte richiamo ad Hopper – alle composizioni floreali.
Proprio nelle nature morte, l’artista russo risulta in grado di esprimere tutto il potenziale dell’operazione presentata: la pittura di Levenstein, nel contrasto tra la resa minuziosa delle composizioni floreali e la relativa indeterminatezza atmosferica del paesaggio circostante, si concentra su una nozione di tempo psichicamente investita, che nella parziale rivisitazione del tema classico della vanitas non si limita al mero simbolismo dei soggetti.
Una riflessione, in ultima istanza, in grado di caricare luoghi e oggetti senza ricorrere ad una caratterizzazione materica o gestuale del tocco pittorico, capace comunque di rendere al meglio un’interrogazione intima e intensa.

andrea d’ammando
mostra visitata il 27 settembre 2012

dal 14 settembre al 20 ottobre 2012
Matvey Levenstein, New Paintings
Galleria Lorcan O’Neill
via degli Orti d’Alibert 1, (00165) Roma
Orari: da lunedì a venerdì 12 – 20, sabato 14 – 20
Info: Tel 06 6889-2980, Fax +39 06 683-8832, mail@lorcanoneill.com, www.lorcanoneill.com

Articoli recenti

  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30
  • Musei

Riapre la Pinacoteca di Ancona: nuova vita per il museo Francesco Podesti

La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…

6 Dicembre 2025 10:30
  • Mercato

Cani-robot e opere oversize: dentro le due anomalie di Art Basel Miami Beach

Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…

6 Dicembre 2025 10:18
  • Arte contemporanea

Quella di Warhol non è mai la “solita zuppa”: l’eredità di un soggetto iconico

La lattina più famosa dell’arte torna protagonista: denigrata, celebrata, reinterpretata. La sua metamorfosi mostra quanto la visione di Warhol continui…

6 Dicembre 2025 9:30
  • Musei

Credere che il mondo possa sollevarsi insieme al proprio desiderio. Nasce a Mantova il Museo Sonnabend

La nascita della Sonnabend Collection Mantova, dentro il restaurato Palazzo della Ragione — inaugurata il 29 novembre 2025 con 94…

6 Dicembre 2025 0:02
  • Personaggi

Addio a Frank Gehry. Muore un titano dell’architettura

Alcuni dei suoi edifici sono i più importanti al mondo: Frank Gehry, colui che ha praticato l'architettura, o forse più…

5 Dicembre 2025 21:24