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fino al 24.X.2008 | Gianluigi Toccafondo / Emma Dante | Roma, Sala Santa Rita

di - 22 Settembre 2008
Gianluigi Toccafondo (San Marino, 1965; vive a Milano e in provincia di Bologna) ed Emma Dante (Palermo, 1967) sono due artisti radicalmente diversi tra loro. Negli anni hanno percorso strade separate che li hanno portati a esplorare mondi lontani: le immagini sono per lui ciò che le parole significano per lei. Il loro primo incontro avviene oggi per diventare una mostra e un libro e, quasi inspiegabilmente, l’esperimento appare fruttuoso, emozionante, riflessivo, senza però essere mai facile né scontato. Tutto si manifesta naturale e finalmente possibile in questa mostra intitolata La favola del pesce cambiato.
Il risultato è un interessante momento di creatività: questa volta l’arte è lo strumento necessario per parlare ai più piccoli in modo sincero e, allo stesso tempo, per rivolgersi anche ai grandi che questi bambini dovrebbero educare. Obiettivo difficile e rivoluzionario proprio perché insperatamente possibile.
Mentre su uno schermo scorrono i film animati di Toccafondo (notevolmente poetico è Pinocchio, 1999), sulle pareti prende vita la storia di un piccolo pesce, nato per caso e impreparato alla vita. Si tratta davvero di una favola, della più bella favola che si possa raccontare: quella della nascita della vita. Il pesciolino, dopo una corsa estenuante, sul filo di lana raggiunge per primo il traguardo, ottenendo la meritata vittoria. Tutto intorno, dapprima è un trionfo, poi pian piano subentra il silenzio: c’è solo acqua, tanta acqua calda in cui il pesciolino è immerso e quasi imprigionato. All’improvviso il miracolo di una voce, di cui è impossibile non innamorarsi perdutamente. È la voce dell’Oceano, un suono che racchiude in sé tutto ciò che il piccolo pesce possa desiderare.
Ma ancora è presto per raggiungerla: dovrà aspettare e, fino ad allora, cullarsi nella calda e accogliente piscina. Finalmente arriva il momento di uscire e di affacciarsi a una vita che lo sta aspettando: confusione, paura, uno schiaffo, il primo respiro. Ad accoglierlo ancora quella voce, così lungamente desiderata, e un corpo, quello materno, capace di un abbraccio indimenticabile e necessario.
I disegni di Toccafondo sono abbozzati, diluiti, con pennellate in cui il colore e l’espressività del tratto sono gli elementi più significativi. A questi si accompagnano le parole semplici e allo stesso tempo poetiche che Emma Dante scrive con una grafia infantile ma decisa. Il testo incontra dunque il disegno dando vita a una trasformazione affascinante. Il mondo della fiaba è in continua evoluzione, proprio come la nostra vita. Ecco perché grazie alla mostra (e al libro) il pubblico adulto può fondersi a quello infantile, proprio in virtù del fatto che i tanti i punti di vista che sembrano scontrarsi, in realtà creano sempre qualcosa d’altro.

La favola del pesce cambiato
è l’unione della sensibilità dell’uomo con la complessità della donna. Eppure non c’è contrasto né aggressività in questo continuo fluire di differenze. C’è solo una profonda complicità, artistica ed espressiva.

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marzia apice
mostra visitata il 15 settembre 2008


dal 10 settembre al 24 ottobre 2008
Gianluigi Toccafondo / Emma Dante – La favola del pesce cambiato
Sala Santa Rita
Via Montanara, 8 (zona piazza Campitelli) – 00186 Roma
Orario: da lunedì a venerdì ore 10-18
Ingresso libero
Catalogo disponibile
Info: tel. +39 0667105568; www.salasantarita.culturaroma.it

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