Categorie: roma

fino al 27.I.2006 | Alfredo Maiorino | Roma, Studio Trisorio

di - 17 Gennaio 2006

L’aggettivo più comunemente correlato al sostantivo universo è vuoto. E quello che Alfredo Maiorino (1966, Nocera Inferiore, Salerno) trasmette con i suoi ultimi lavori sulla rappresentazione del cosmo (già esposti non molto tempo fa a Castel dell’Ovo di Napoli), è proprio una sensazione di vuoto. Quell’assenza, quel silenzio, come pure quell’immenso distendersi, caratteristici dello spazio celeste. Espresso con l’antica tecnica pittorica delle velature, di cui è nota la profonda padronanza da parte dell’artista salernitano. Tecnica dalla quale gli deriva anche il rigore, piegato però ad una studiata costruzione, che infonde una particolare impressione visiva, se non addirittura un’illusione ottica.
È su questo aspetto che Maiorino gioca nel lavoro Il cielo capovolto, dove il nero cupo e profondo di un firmamento stellato è tempestato di effimere roselline, a simbolo -nella loro accezione più generale- della caducità, ma anche evocative della femminilità. I simboli sono tuttavia in contrapposizione: la caducità e l’infinito eterno delle stelle. Qui, il rigore, attraverso la bellezza del colore, si esercita nella creazione di mute suggestioni. E, come sempre accade, con l’accentuarsi della precisione si sfocia in una fredda immobilità.
Proseguendo quindi il suo cammino artistico, Maiorino conferma che la propria ricerca dalla dimensione intima, individuale, disseminata di simboli (ciotole, pesci, croci), si è definitivamente allargata verso una dimensione universale. Ne Il cielo capovolto ecclittica, lavoro formato da due tavole azzurre semicircolari giustapposte, a formare un perfetto cerchio, evocativo del globo celeste, una linea le attraversa costruendo una forma ellittica. Il riferimento è al movimento della terra attorno al sole, oltre che un preciso rimando al punto di incontro di due ciotole. Entità talmente vasta, che la mente umana stenta a prefigurarsi, la ciotola, per la sua capacità di raccogliere, diventa così un efficace espediente per contenere quella porzione di universo tale da renderla comprensibile.

daniela trincia
mostra visitata il 6 dicembre 2005


Alfredo Maiorino
Studio Trisorio Roma, Vicolo delle Vacche 12 (piazza del fico – centro storico)
t./f. 06 68136189 – trisorio@libero.itwww.studiotrisorio.com
ingresso gratuito – periodo: dal 6 dicembre 2005 al 27 gennaio 2006
orario: dal martedì al sabato 16-20


[exibart]

Articoli recenti

  • Musei

Credere che il mondo possa sollevarsi insieme al proprio desiderio. Nasce a Mantova il Museo Sonnabend

La nascita della Sonnabend Collection Mantova, dentro il restaurato Palazzo della Ragione — inaugurata il 29 novembre 2025 con 94…

6 Dicembre 2025 0:02
  • Personaggi

Addio a Frank Gehry. Muore un titano dell’architettura

Alcuni dei suoi edifici sono i più importanti al mondo: Frank Gehry, colui che ha praticato l'architettura, o forse più…

5 Dicembre 2025 21:24
  • Arte contemporanea

La Società delle Api si sposta a Roma, con Luca Lo Pinto nuovo direttore artistico

La Società delle Api nomina Luca Lo Pinto come direttore artistico: la Fondazione creata da Silvia Fiorucci sposta a Roma…

5 Dicembre 2025 17:30
  • Mostre

La Fondazione Luigi Rovati di Milano racconta tremila anni di Olimpiadi

Fino al 22 marzo 2026, la Fondazione Luigi Rovati celebra i Giochi Olimpici con una mostra che unisce storia, arte…

5 Dicembre 2025 17:00
  • Personaggi

Addio a Giovanni Campus, morto a 97 anni uno dei maestri della scultura contemporanea

È morto Giovanni Campus: se ne va un protagonista rigoroso e appartato dell’arte italiana del secondo Novecento, tra gli innovatori…

5 Dicembre 2025 16:08
  • Fotografia

La rivoluzione delle polleras arriva a Sydney, nelle foto di Francesca Magnani

La pollera, da indumento retaggio di subordinazione femminile nell'America Latina a simbolo di emancipazione internazionale: la storia del collettivo ImillaSkate,…

5 Dicembre 2025 13:30