Le donne di Ertè sembrano essere gli abiti che indossano. Vestite di perle e di piume, celate da manti, che simulano incantesimi di stoffa, hanno la consistenza di seta dei loro drappeggi, la durezza e il bagliore delle pietre preziose, l’immobile grazia chiusa nel gesto di sistemarsi il turbante, di scostare lo strascico che impedisce il passo.
Creatore di vestiti, di costumi teatrali (con alcune trovate memorabili, come i sipari viventi o i costumi collettivi…), di scenografie, di gioielli, Ertè fu soprattutto disegnatore, perché è nel disegno che il “mago miracoloso ”, come venne definito all’esordio, nel 1912, realizza quella fatale armonia, che è unione di movenze vellutate, della tensione di una linea che si avvolge, del colore che sigilla, dato a campiture piatte, scegliendo toni smaltati o contrasti iridescenti.
Sirene, cortigiane, danzatrici, signore con abiti da sera che sembrano diademi che scivolano sui corpi, le donne di Ertè sono forme perfettamente chiuse, adagiate sul foglio, forse destinate ad un unico possibile dominio, quello della superficie.
Fino al 28 ottobre 2001 una selezione di gouaches, serigrafie, sculture, gioielli e oggetti racconterà il maestro dell’Art Déco : la mostra ospitata presso il Museo del Corso, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Roma è curata da Franco Maria Messina e Audrey Boss.
Nell’allestimento (che tenta, con esito poco felice, attraverso dei discutibili pannelli di legno dipinti, di restituire l’elegante cornice di un ambiente anni Venti) alcune delle opere più famose, dalle copertine per Harper’s Bazaar, agli abiti di scena, alle serie, in cui le figure femminili diventano lettere, numeri, pietre preziose.
Il mondo di Ertè è scritto con quell’alfabeto fantastico, fatto di lettere – donne; esiliato (o esule) per sua stessa volontà dal trascorrere del tempo.
articoli correlati
Il Liberty in Italia
American Modern 1925 – 1940, design for new age
maria cristina bastante
mostra vista il 24.VII.2001
Quale sia il destino di migranti, viaggiatori e poeti Ernest Pignon-Ernest lo esplora - ancora una volta - nell’Espace Louis…
Antonio Ligabue ha saputo coniugare le proprie inquietudini interiori con una forza inedita che si rivela nei suoi dipinti. Alcune…
Situata nello storico Palazzo Leonetti, la sede della Zurich Bank di Napoli si apre all’arte contemporanea: in esposizione una serie…
Si tratta di una mostra-evento dedicata a uno dei più importanti artisti tra XX e XXI secolo: un percorso fra…
Frieze, Tefaf, Independent, Nada, Future Fair, Esther e 1-54. Sguardo agli appuntamenti imperdibili nella Grande Mela, tra stand, debutti e…
Tra fiori, musica e aforismi, l’ultima opera video del grande regista Jonas Mekas arriva a Venezia, in occasione della 60ma…
Visualizza commenti
Il guardare figure così graziose, delicate nei modi, abiti e gioielli con colori vivaci, è piacevole e la fantasia vola, ti porta nel tempo di Ertè e sogni di essere quella figura . L'anima danza , i pensieri si fanno evanescenti e tu voli leggera tra le nubi e danzi insieme alla tua anima. Si ha bisogno di poesia e Roma, con le arti del Museo del Corso, ci ha portato in un mondo poetico.