Categorie: roma

fino al 30.V.2009 | Carla Accardi | Roma, Valentina Bonomo

di - 20 Maggio 2009
Dopo il sodalizio musicale con Gianna Nannini all’Auditorium di Renzo Piano, Carla Accardi (Trapani, 1924; vive a Roma) giunge alla Galleria Valentina Bonomo con “le sue nuove, ennesime variazioni sul tema del segno che si fa colore”, come scrive Carlo Alberto Bucci, invitando i lettori a divenire spettatori.
Otto sono le tele di grandi dimensioni che occupano le candide mura con volta a botte della galleria, per collocarsi poi nella piccola stanza in fondo al corridoio e all’ingresso. Ognuna gode di un bianco primordiale, sopra il quale trame perfette di astrazioni cromatiche disegnano false tribù danzanti di un Matisse non troppo giovane. Lunghe attese (2008) ruba infatti l’azzurro del serigrafico Nudo Blu II, per poi abbandonare la via della figurazione. Un’astrazione imperfetta, “che rifiuta la deriva descrittiva e letteraria della mimesi”, continua Bucci; un’astrazione dalla quale è nata e per la quale è riconosciuta, l’astrazione della Forma 1 che diviene puro colore, piena tonalità di rosso, blu e verde.
Carla Accardi non smentisce la sua espressività e torna davanti alla tela per sperimentare segni discontinui e ormai non più seriali; segni circoscritti, circolari, che sinuosi confermano quel suo stile ornamentale e pieno. Non è un caso che il formalismo degli anni ‘50 difendesse il segno pittorico “come complemento decorativo di una parete nuda”, lungi da “influenze decadenti, psicologiche ed espressioniste”, come recitava il Manifesto Forma 1 del 1947.

Il tratto di Accardi diviene così un puro segno di riconoscimento femminile, nel senso più corposo del termine, bello ma non per forza piacente, solito e riconoscibile. Distante dal cliché del marchio, quel gesto pittorico che da sempre accompagna tele e sicofoil diviene la forma che anima l’ultima Onda blu (2009) e il rosso gauguiniano di Intenso rosso (2008), continuando per il verde, senza mai sfiorare il giallo.
Quella da Bonomo è una mostra in cui colori caldi e freddi si distinguono gli uni dagli altri, uniformandosi tuttavia in una corrispondenza visiva adeguata alla forma di cui fanno parte; forma astratta in cui tutto è e nulla sembra, in cui un Miró distratto sembra usare il raziocinio del segno geometrico. Che, per chi vuole e se si vuole, “minaccia un’esplosione incombente, la sensazione di un vacillante aggregato di colori flessibili ed elastici in procinto di creare una nuova costellazione luminosa” (Germano Celant).

Il problema è proprio nella nascita della “costellazione luminosa” e di quanto essa sia realmente nuova: il contraddistinto segno dell’Accardi rimarrà sempre distinguibile. Ed è proprio per questo che quella “novità” passerà alla storia, annoverandosi come “nuovo astrattismo”, ormai maturo di un’instancabile gestualità femminile.

articoli correlati
La personale a Perugia

flavia montecchi
mostra visitata il 5 maggio 2009


dal 29 aprile al 30 maggio 2009
Carla Accardi – Ombre sui muri
Galleria Valentina Bonomo
Via del Portico d’Ottavia, 13 (zona largo Argentina) – 00186 Roma
Orario: da martedì a sabato ore 11-13 e 15.30-19.30
Ingresso libero
Info: tel. +39 066832766; info@galleriabonomo.com; www.galleriabonomo.com

[exibart]

Articoli recenti

  • Cinema

I 10 film (+1) che hanno segnato il 2025

Da "The Brutalist" a "Bugonia", ecco i titoli che più hanno dato da parlare quest'anno, tra cinema e piattaforme. Spoiler:…

26 Dicembre 2025 14:00
  • Fotografia

Back to Peace? I fotografi Magnum raccontano il secolo della guerra, a Gorizia

Dalla Seconda guerra mondiale al Muro di Berlino: Back to Peace? riunisce a Gorizia i grandi reportage Magnum per una…

26 Dicembre 2025 13:30
  • Senza categoria

Anche Las Vegas avrà il suo super museo, firmato da Francis Kéré

Presentato il progetto del Las Vegas Museum of Art – LVMA, il nuovo super museo d’arte firmato da Diébédo Francis…

26 Dicembre 2025 11:30
  • Mostre

Nel monocromo di Giulio Turcato ci sono tutti i momenti di svolta del Novecento

Alla Fondazione Giuliani di Roma, una mostra dedicata a Giulio Turcato ripercorre la sua ricerca sul colore: per il grande…

26 Dicembre 2025 9:30
  • Arte contemporanea

Iconografia di un Santo, Stefano. Le feste proseguono, auguri!

Sul calendario oggi è un giorno rosso. Dunque, festivo. L’origine non è molto lontana, risale al 1947 e fu introdotto…

26 Dicembre 2025 0:02
  • Arte contemporanea

La plastica riciclata può diventare arte? Le sperimentazioni di 10 artisti emergenti

Alla Triennale Milano, la quarta edizione di Arte Circolare esplora il riciclo come idea, gesto e sguardo sul presente. La…

25 Dicembre 2025 17:00