Categorie: roma

fino al 9.III.2008 | Simona Uberto / Nathalie Du Pasquier | Roma, Romberg

di - 14 Febbraio 2008
Persone che si muovono, persone che stanno compiendo un’azione ben precisa. Gruppi catturati in un istante, poi separati sagoma per sagoma e riassemblati in un nuovo insieme. Sono le Masse di Simona Uberto (Savona, 1965; vive a Milano): una serie di installazioni -serigrafie su acciaio, alluminio, legno- che raccontano spaccati di vita. Alcune letteralmente sbucano dalle pareti, colte in scene quotidiane. Passeggiano, portano a spasso il cane, vanno in bici, in motorino, leggono il giornale, si abbracciano. Le piccole sagome giocano e dialogano con la parete bianca che le fa da sfondo, e con chi le osserva, contribuendo in questo modo al ricrearsi della situazione da cui sono state estrapolate. Le due facce, infatti, da una parte presentano lo scatto fotografico, dall’altra il supporto privo d’immagine che funge da specchio. In questo modo riflettono la fotografia della sagoma che hanno di fronte, così da ingannare l’occhio in una ripetizione infinita. Il modo, infine, con cui sono state installate sulla parete, crea un ulteriore gioco di luce che si trasforma in una serie di ombre. Tutto muta a seconda di come ci si pone di fronte alle piccole figure, unico invariato è il movimento, l’idea di movimento.

In Border line l’artista sostituisce al gioco dello specchio un’altra forma di azione. La fotografia da un lato viene sviluppata normalmente, dall’altro è invece volutamente mossa. Due sviluppi della stessa posa. Scatto, sviluppo e realizzazione eseguiti dall’artista. Nella serie, poi, che dà nome all’esposizione, la visione è frontale. Non più, quindi, profili con giochi d’ombre e specchi ma impatto diretto sullo scatto. Qui le sagome si muovono su piani paralleli, strati. L’effetto ottenuto è proprio la moltitudine, la massa.
Punto di vista dall’alto, invece, per le Aggregazioni. Qui un gruppo di persone in sit-in viene osservato da lontano: un insieme con uomini e donne, in piedi e per terra, con borse e megafono, un altro piccolo gruppo che arriva, una camionetta della polizia. Niente giochi di luce e d’ombre, nessuno specchio. Solo il punto di vista, l’osservazione, il racconto. Come nelle piccole cornici della memoria, piccoli scatti montati su adesivi e assemblati in nuove pose.

Come sempre accade nella sede romana di Romberg, al lavoro dell’artista nello spazio espositivo “Solo Show” se ne affianca un altro in quello esterno, la “Camera Con Vista”. Qui, visibile dalla vetrina che si affaccia sulla piazza, Nathalie Du Pasquier (Bordeaux, 1957; vive a Milano) ha allestito un coloratissimo, grande robot in stile cartone animato. Una sorta di Voltus V, per i nostalgici dei tempi lontani che non si vogliono arrendere ai Gormiti. Nella “stravaganza” dell’oggetto, nel gioco delle forme, affiora l’influsso della militanza dell’artista nel gruppo Memphis come designer.

articoli correlati
Simona Uberto al Premio Giovani 2002 – Scultura
Du Pasquier da Colombo a Milano

valentina correr
mostra visitata il 3 febbraio 2008


dal 12 gennaio al 9 marzo 2008
Simona Uberto – SoloShow
Nathalie Du Pasquier – CameraConVista
a cura di Italo Bergantini e Gianluca Marziani
Romberg Arte Contemporanea
Piazza de’ Ricci, 127 (zona campo de’ Fiori) – 00186 Roma
Orario: da martedì a sabato ore 14-19.30; lunedì e mattine su appuntamento
Ingresso libero
Info: tel./fax +39 0668806377; artecontemporanea@romberg.it; www.romberg.it

[exibart]

Articoli recenti

  • AttualitĂ 

La cultura nella Legge di Bilancio 2026: tutte le misure della manovra

Legge di Bilancio 2026, cosa cambia per cultura e turismo, dai nuovi fondi per musei e creativitĂ  al Bonus Valore…

30 Dicembre 2025 19:07
  • Mercato

Cinque oggetti di design straordinari passati all’asta nel 2025

Una selezione di lotti speciali e dei rispettivi prezzi di aggiudicazione, dal record milionario di François-Xavier Lalanne alle iconiche lampade…

30 Dicembre 2025 17:02
  • Teatro

Vita, scena, pubblico: i momenti piĂą significativi del teatro 2025

Dal racconto dei maestri all’esperienza immersiva, fino al teatro come atto politico: il 2025 non ha smesso di interrogare la…

30 Dicembre 2025 17:00
  • Musica

Lady Macbeth alla Scala, ultima replica per l’opera che brucia per stupire

Ultima replica alla Scala per Lady Macbeth del distretto di Mcensk di Ĺ ostakoviÄŤ: un capolavoro musicale potentissimo che, in questa…

30 Dicembre 2025 16:18
  • Arte contemporanea

Ancora problemi per la Biennale di Istanbul, che chiude in anticipo

La 18ma edizione della Biennale di Istanbul avrebbe dovuto svolgersi su tre anni ma ha chiuso dopo due mesi, a…

30 Dicembre 2025 15:23
  • Mostre

Per H. H. Lim, la realtĂ  è un’esperienza fluida, da modellare in opera

Casa Morra, a Napoli, ospita una nuova personale di H. H. Lim: l’artista di origini malesi, da 50 anni in…

30 Dicembre 2025 12:30