Categorie: roma

fino all’11.VI.2010 | Destroy All Monsters | Roma, American Academy

di - 27 Maggio 2010

La
critica musicale stravede per gli americani Destroy All Monsters. La band è di
culto, l’anno di fondazione il 1973, la scena di riferimento quella dirompente
di Detroit. A fronte di una produzione piuttosto limitata in termini
quantitativi, le etichette utilizzate per inquadrare l’originalità del suo “anti-rock”
psichedelico e proto-industrial si sprecano.
Rintracciare
in questa esperienza lo snodo seventies tra i pesi massimi Velvet Underground e
Sonic Youth è ancora poco. Anche l’esperto d’arte contemporanea sgrana gli
occhi, perché oltre al film-maker Cary Loren e alla leggendaria vocalist Niagara,
nella line-up originaria figuravano Mike Kelley e Jim Shaw, due che nel prosieguo si sono
fatti valere come artisti visivi. Considerato poi che il progetto funzionava
effettivamente come una centrale creativa (film, concerti-performance e una
rivista in cui trovavano spazio sperimentazioni prettamente visuali), si
capisce perché l’intellighenzia a trazione hipster della East Coast riscopra la
vicenda Destroy All Monsters e celebri in essa non soltanto un fenomeno
musicale, ma proprio l’estetica controculturale del secolo scorso in Occidente.
La
mostra-evento Hungry For Death, curata dal co-fondatore Cary Loren, sottopone al
pubblico il tesoro documentario costituito dal materiale presente nell’archivio
della band, riunitasi nel 1996. Presentata a New York la scorsa estate nel
bookstore di Printed Matter, giunge a Roma dopo aver fatto tappa a St. Louis
(White Flags Projects), Oslo (0047) e Londra (The Space). La pulizia
dell’allestimento affranca l’operazione dal rischio trendy-vintagista,
sopprimendo lungaggini nella fruizione di un corpus debordante oltre che
caleidoscopico.

D’altro
canto, il pericolo di incartarsi in un filologismo compunto è stato scongiurato
evitando criteri museografici nella collocazione, in teche e pannelli a parete,
di rarities come poster, flyer, locandine, e di oggetti meno volatili come
collage, dattiloscritti e fotografie, proprio per consentire al visitatore di
soffermarsi liberamente sui mille dettagli di un’epopea sentita come un tutto
organico.
La
visionarietà del rock come fissativo di un’area culturale vastissima, che
partendo dalle avanguardie storiche passa per l’utopia della beat generation e
giunge fino a noi, costituisce una proposta di riflessione attuale e tutt’altro
che ingenua. Nel campo delle arti visive, in relazione alle istanze più recenti
risultano infatti di sicura rilevanza l’anelito a una poetica dell’abrasivo e
il recupero di un certo spontaneismo di matrice dadaista, benché in forme
spesso anti-narrative e tendenti al prezioso.

Occasioni
come questa mostra non soltanto aiutano ad approfondire le corrispondenze fra
storia dell’arte e storia della musica contemporanee, ma evidenziano pure
l’esigenza di ripensare l’uso banalmente estensivo della definizione di ‘pop’
quando ci si riferisce a un’estetica e a un immaginario più propriamente
ascrivibili al rock e alle sue declinazioni.

articoli
correlati

Mike
Kelley e la band

pericle
guaglianone

mostra
visitata il 13 maggio 2010


dal 13 maggio all’undici giugno 2010
Destroy
All Monsters – Hungry for Death
a cura di James Hoff e Cary Loren
American
Academy

Via Masina, 5
– 00153 Roma

Orario: da
lunedì a venerdì ore 9.30-12.30

Ingresso
libero

Info: tel. +39
0658461; fax +39 065810788;
info@neromagazine.it; www.departfoundation.org

[exibart]


Articoli recenti

  • Mostre

Milano riscopre Bice Lazzari con una grande mostra a Palazzo Citterio

Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…

6 Dicembre 2025 15:00
  • Progetti e iniziative

Spazi di Transizione a Bari: il waterfront diventa laboratorio urbano

A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…

6 Dicembre 2025 13:30
  • Musica

Il tempo secondo Barenboim: due concerti, un Maestro e l’arte di unire il mondo

Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…

6 Dicembre 2025 12:30
  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30
  • Musei

Riapre la Pinacoteca di Ancona: nuova vita per il museo Francesco Podesti

La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…

6 Dicembre 2025 10:30
  • Mercato

Cani-robot e opere oversize: dentro le due anomalie di Art Basel Miami Beach

Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…

6 Dicembre 2025 10:18