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fino all’8.IX.2002 | L’eredità Esterházy. Disegni italiani del Seicento dal Museo di Belle Arti di Budapest | Roma, Istituto Nazionale per la Grafica

di - 2 Luglio 2002

E’ sempre un’esperienza affascinante imbattersi nei disegni di un’artista, cogliere l’ispirazione di un attimo, la straordinaria abilità tecnica nel saper render con pochi tratti, o con una moltitudine di linee, i movimenti, i sentimenti, una veduta panoramica, la struttura figurativa di un imponente affresco… Ed è proprio questo che ci regala la mostra; sospinti da un capolavoro all’altro, dalla fugace rappresentazione di un attimo, si ricostruisce il quadro dell’arte italiana del Seicento, dominata da grandi artisti, grandi personalità impegnate nella realizzazione di opere magistrali.
La collezione ungherese, conservata presso il Museo di Belle Arti di Budapest, consta di 8.000 disegni e 100.000 stampe; una quantità tale da considerarla una delle più rappresentative dell’arte europea. Il poderoso nucleo di disegni e stampe nasce per la maggior parte dallo smembramento di importanti collezioni precedenti, acquistate dal principe Miklòs Esteràzy (1765-1833), ricco proprietario terriero, diplomatico e capo della guardia del corpo ungherese, per incrementare la collezione di famiglia. La parte più consistente degli esemplari italiani proviene dalla raccolta di disegni di Antonio Cesare Poggi (1744-1836), pittore, incisore, mercante ed editore d’arte, attivo soprattutto a Londra e Parigi. Altro nucleo significativo è costituito dal lascito di Stephan Delhaes (1843-1901), pittore e restauratore presso i principi di Vienna. Inoltre dal 1896 a oggi la collezione si è arricchita di altri 35 eccellenti pezzi.
Di tutto questo inestimabile patrimonio in mostra si potranno ammirare i disegni degli artisti delle scuole napoletana, veneta, bolognese, romana, genovese, toscana; nomi di spicco quali i Carracci, il Domenichino, Guido Reni, Guercino, Simone Cantarini, Daniele Crespi, Giovanni Benedetto Castiglione, Giovanni Baglione, Pier Francesco Mola, Salvator Rosa, Pietro da Cortona, Carlo Maratta, Giacinto Calandrucci e Guglielmo Cortese.
Il visitatore resterà ammirato al cospetto della Figura di spalle di Annibale Carracci, disegno preparatorio per il quadro L’elemosina di San Rocco; straordinario anche il Re Totila visita San Benedetto di Agostino Carracci, preparatorio al dipinto, con tanto di quadrettatura del foglio. Impossibile citarli tutti, ma senza dubbio degno di nota è anche la Crocefissione di San Pietro di Guido Reni realizzata con un tratto veloce e nervoso; fortemente espressivi i quattro grandi studi di teste di Giovanni Antonio Burrini; incisivi e rivelatori gli schizzi di Pier Francesco Mola e quelli di Piero Da Cortona.

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daniela bruni
mostra vista il 18.VI.2002


L’eredità Esterházy
Disegni italiani del Seicento dal Museo di Belle Arti di Budapest
Istituto Nazionale per la Grafica Palazzo Fontana di Trevi, Via Poli 54, 06692050205
Mar_dom 10.30 – 19.30, ch lun ch 13-18.VIII
ingresso intero 6 euro ridotto a 4 euro
Catalogo edito da: Casa Editrice dell’Accademia Ungherese delle Scienze, Budapest


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