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Le stanze delle meraviglie | -1 Art Gallery, Roma

di - 15 Dicembre 2014
‘L’Arte nei WC’ può  sembrare una battuta, ma non lo è: negli ultimi tre anni alla Casa dell’Architettura di Roma, nei corridoi sotterranei che portano ai bagni aperti al pubblico, sono state allestite sette mostre di noti street artist che hanno dato vita al progetto ‘-1 art gallery’ curato da Giorgio De Finis.
Lo scorso 4 dicembre al piano nobile dell’Acquario romano, storico edificio fine ‘800 sede appunto dell’Ordine degli Architetti,  è stato presentato il catalogo “Le Stanze delle Meraviglie”: opera realizzata dalla stesso curatore di questa originale iniziativa, che documenta con interviste e fotografie l’attività artistica svolta dal marzo 2012  ad oggi  e che con la mostra di Giorgio Bartocci visitabile fine a gennaio, si è definitivamente conclusa.
Gli artisti che hanno partecipato a questa “avventura” sono in ordine temporale: Lucamaleonte, Diamond, Mr Klevra + omino 71, Alice Pasquini, Nicola Alessandrini + Gio Pistone, Veronica Montanino e il già citato Giorgio Bartocci.
Presenti all’evento, gli street artist hanno dichiarato che l’aver lavorato non solo su pareti verticali come d’abitudine, ma su soffitti a volta e pavimenti e per di più in un edificio istituzionale, ha reso questa una delle loro esperienze creative più impegnative e di maggior soddisfazione. ‹‹È come se avessimo rovesciato un calzino›› ha dichiarato Giorgio De Finis, precisando che artisti abituati a operare all’aperto su ampie superfici hanno accettato con entusiasmo di ‘infilarsi’ in spazi sotterranei, relativamente angusti, per realizzarvi le loro opere.

A parte l’interesse suscitato dalla pubblicazione, l’incontro è stato l’occasione per capire che è arrivato il momento di fare una seria riflessione  su questo importante fenomeno artistico che è la street art o urban art o più semplicemente ‘arte di strada’. Forma d’arte questa che negli ultimi anni sta  vivendo un vero e proprio boom grazie anche all’attenzione che le stanno riservando Enti pubblici e privati, scuole e università, collezionisti e i media che, dopo averla ignorata o peggio denigrata per anni, oggi fanno a gara a farle da cassa di risonanza. Prendiamone atto:  la street art va di moda, ha un riscontro commerciale, si è istituzionalizzata, e i musei più importanti del mondo le hanno aperto le porte. Questa è una corrente artistica che ha una storia importante, ha come progenitori i muralisti messicani ed i manifesti della propaganda russa, ed affonda le sue radici nella fine dei  anni ’60 negli Stati Uniti, anche se la Francia ne rivendica la primogenitura con Ernest Pignon-Ernest nel 1966. L’arte di strada che nel tempo si è diffusa e trasformata  più volte, e si è  a ragione legittimata nel sistema dell’arte contemporanea, sembra però ora aver perso gran parte dei suoi elementi fondanti. La spontaneità, la velocità di realizzazione, la clandestinità, la provocazione dei messaggi di questo fenomeno artistico libero ed effimero per antonomasia si è andata via via perdendo.
Allora la street art sta morendo? Ma no! Tuttavia quarant’anni di storia per una corrente artistica sono tanti ed è sicuramente il momento che le varie anime di questo movimento riflettano seriamente su come evitare di venir strumentalizzate e non puntare in futuro solo sul gigantismo, e le nuove tecnologie. Questi artisti dovranno continuare ad impegnarsi impegnarsi su temi sempre nuovi magari anche difficili, e non accontentarsi di realizzazioni di grande effetto, ma spesso puramente decorative.
Pierluigi Sacconi
4 dicembre 2014                                          
Le stanze delle meraviglie
-1 Art Gallery
A cura di Giorgio De Finis
Insideartautori    GTE Guido Talarico Editore
Euro 20.00
@https://twitter.com/pilus

Giornalista pubblicista dal 2004. Vive in Italia, Svizzera e Stati Uniti.

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