“In questa epoca di stravolgimenti sociali più della violenza mi atterrisce il silenzio delle persone oneste”, così Manuel Campus aderisce al pensiero di Martin Luther King servendosi di questa frase per commentare Golgota Oggi, l’opera pittorica che chiude, con una nota di tragica consapevolezza, un lungo e sofferto itinerario pittorico.
La mostra racconta, attraverso una serie di dipinti di indubbia matrice espressionista, la passione di Cristo e il Calvario sofferto dall’umanità violentata e trucidata davanti agli occhi di tutti. Organizzata in collaborazione con il Centro Culturale “Il casale” di Bassano Inferiore di Spoleto, l’esposizione rappresenta, attraverso il confronto diretto e l’interpretazione etico-sociale, in primo piano le immagini deformate, quasi in modo caricaturale, dei personaggi che partecipano alla Passione, mentre, in parallelo sullo sfondo, quelle non meno toccanti della sofferenza degli emigrati, i prigionieri di guerra, i perseguitati. In Golgota Oggi il pittore riassume l’ideale della non violenza, al quale da oltre quarant’anni è ispirata la sua produzione pittorica. Nelle tavole in sequenza, alternando i toni grigi e cupi dello sfondo a quelli rossi e vivi dei primi piani, la figura di Cristo è vista come lo Spirito che nel corso del Terzo Millennio rinnova le coscienze spingendole ad odiare la violenza e le sopraffazioni. Particolarmente sensibile al dolore e al tragico destino dell’uomo, Campus non è capace di rimanere impassibile all’ingiustizia e al sopruso.
Dall’episodio cruciale dell’Ultima Cena alla scena della Deposizione dalla Croce, i protagonisti del Calvario vestono abiti contemporanei e negli scenari dove il Cristo è flagellato e torturato sotto il peso della grande Croce, alcuni assistono partecipando al dolore, altri tacciono nella totale indifferenza o volutamente si astengono dal guardare, allontanandosi dal luogo del martirio. E’ quanto accade ai giorni nostri. Particolarmente significativo è l’esempio che Campus rappresenta nell’ultima tavola, intitolata appunto Golgota Oggi, un assemblaggio di immagini fotografiche che ripropongono, con evidente spirito polemico verso la generale indifferenza della società contemporanea alla sofferenza altrui, impressionanti scene di violenza quotidiana. Un tema questo assai caro all’artista che sul finire degli anni ’70 suggellava la sua poetica pacifista con il ritratto La bambina con la colomba, quadro dalle pastose e vivaci tinte dal tocco post-impressionista.
erica olmetto
mostra vista il 29 ottobre
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