Colori smaltati e superfici lucenti si affiancano a stracci dai cromatismi talvolta insoliti ma sempre molto attuali. Dal blu intenso all’azzurro mare, dall’arancio al giallo fosforescente. Così riverberano le tavole in masonite dedicate a Percorso in(finito) di Alessandro Carboni in mostra con quindici opere di vario formato, nello spazio polivalente del May Mask Café. L’artista, che di recente è stato segnalato per il concorso Pagine Bianche d’Autore con l’opera Straccio 15 – Intersezioni, in occasione della mostra ha esposto sia i lavori in gesso dipinto sia la serie degli stracci, creando un interessante confronto tra superfici scabrose e compatte e piani sbalzati, ma più aderenti al supporto nell’utilizzo di materiali da consumo.
Nella serie dei gessi, Carboni ha voluto dare maggiore importanza ad “una poetica basata sull’espressività della materia”, il trattamento della superficie e il tipo di supporto, la masonite. Il gesso, spalmato su uno o più piani –in mostra è presente anche un trittico- è sempre delimitato da una cicatrice che attraversa la struttura da parte a parte. L’opera è completata dalla pittura ad olio che, oltre a conferire il caratteristico effetto lucente e smaltato, offre un’ampia quanto affascinante gamma di colori caldi e freddi. Così, corposi segmenti di materia sono paragonabili a frammenti di crosta terrestre, impasti di magma e terra attraversati da solchi sinuosi simili a spaccature causate dalle violente scosse di terremoto.
Nell’atto della lavorazione degli stracci, nonostante il soggetto trattato, a Carboni non interessa riproporre il tema del riciclaggio, base della pittura informale degli anni Sessanta.
La peculiarità nell’uso di oggetti di consumo malleabili, preferibilmente già usati, quali stracci da cucina, pelli di daino e asciugamani, grazie anche al particolare trattamento cromatico, ha lo scopo principale di sperimentare nuovi risultati visivi. Anche nella serie degli stracci è evidente un interesse particolare per il trattamento della superficie: il dato cromatico gioca un ruolo determinante nel cambiamento della materia che, in alcuni casi, è reticolata e liscia, in altri diventa morbida e sfilacciata.
articoli correlati
Premio Sardegna per le Pagine Bianche d’Autore
erica olmetto
mostra vista il 27 maggio 2005
Dalla prima tappa berlinese di The Clock di Christian Marclay alle installazioni immersive di Petrit Halilaj, passando per pittura contemporanea,…
Al MA*GA di Gallarate, fino al 12 aprile 2026, il racconto di come si irradia in Italia l’astratto a partire…
Dopo una lunga attesa, parte ufficialmente la direzione di Cristiana Perrella: oltre alla grande mostra UNAROMA, dedicata allo scambio intergenerazionale…
John Armleder gioca con l'eterna ambiguità tra opera e merce, per proporre una concezione allargata dell’arte. E la mostra al…
In un’epoca che sottrae presenza alle cose, il grande fotografo Martin Parr ha lasciato un’eredità che appartiene a tutti: la…
Fiere, aste, collezionisti, maxi aggiudicazioni. Un racconto per frame, per picchi, per schianti, più o meno approfonditi e intrecciati tra loro,…