Categorie: sardegna

fino al 31.X.2002 | Stanis Dessy | Sassari, Museo d’Arte Contemporanea Masedu

di - 19 Giugno 2002

Duecentocinquanta opere di Stanis Dessy sono visibili per tutta l’estate al Masedu di Sassari ex saponificio che, conclusi i lavori di ristrutturazione, si appresta a divenire il nuovo Museo d’Arte Contemporanea della Sardegna settentrionale.
Concezione espositiva, quella per raccontare Dessy, tanto chiara quanto azzeccata: nelle sale a destra dell’ingresso l’opera giovanile; in quelle di sinistra l’opera matura. Scelta tutt’altro che banale, che vede come spartiacque la fine degli anni venti, e il passaggio da una pittura incisiva, da iperrealismi asciutti e rivelatori con pigli da nuova oggettività tedesca, ad una produzione più serena, rilassata, tutta paesaggi e nature morte.
Già due retrospettive hanno raccontato l’artista arzanese: una nel 1987, l’altra nel 2000 a Padova. Tutte belle ma prive, come invece non lo è quest’ultima, di un vasto numero di opere che raccontano un inedito Dessy: ceramista, scultore, illustratore e designer.
La lunga prospettiva delle sale, attira l’occhio fino in fondo – c’è il ritratto di Ada… bellissimo! – ma immediatamente lo sguardo si accorcia e mette a fuoco la serie di autoritratti: da quello giovanile del 1921, con sguardo ambizioso e determinato; passando per l’inedito a pastelli del ’36; fino a quello con basco del 1970.
Tra le opere più interessanti della ‘prima produzione’, le grandi tele eseguite nel 1926 per la Sala delle conferenze delle Ferrovie di Cagliari; i ritratti dei mendicanti; e su tutti la Zia Remondica, una delle tele più belle del Novecento sardo. Per tutte queste opere la regola è sempre la stessa: indagine iperottica e segno incisivo con risultati da neue sachlichkeit. Ma a parte qualche eccezione, per Dessy, è più corretto parlare di realismo magico, di una sospensione metafisica, visibile nelle limpide marine, come negli alberi tagliati dalla luce. Tra incisioni, ritratti, e nature morte, si arriva alla sala dedicata alla moglie Ada [oli acquerelli disegni e sculture], qui anche i mobili progettati dall’artista, mobili dalle linee essenziali votati ad una modernità funzionale, lontani da folklorismi Decò tanto in voga nella Sardegna del tempo.
Ad accoglierci nell’ala sinistra del museo, tre nudi, notevole quello ad acquerello del ’33, altrettanto le xilografie, che rivelano virtuosismi tecnici non comuni.
Il legame con il regime Fascista è rappresentato dalla grande tela, mai consegnata, per il Tribunale di Sassari, accompagnata in mostra dalla serie di disegni acquerellati, e bozzetti che ne hanno costituito la difficile gestazione. Le numerose opere a cera molle, insieme a delicati acquerelli, guidano il visitatore verso il termine di questa mostra, tra ironiche caricature, cantieri navali e vedute di Cagliari con macchine in sosta. La pennellata è ora rapida, sommaria, ma sempre e comunque quella di un grande maestro del Novecento.

articoli correlati
L’opera grafica di Stanis Dessy
link correlati
Pagina della Casa Editrice Ilisso dedicata all’artista

andrea delle case
vista il 9 VI 2002


Stanis Dessy, fino al 31.X.2002, Sassari, Museo d’Arte Contemporanea Masedu, via Pascoli 16, orario 10/13 – 16.30/21, chiuso il lunedì, ingresso gratuito

[exibart]

Visualizza commenti

  • è un peccato che per vedere l'opera di artisti sardi si debba sempre fare i conti con il mare! quando approderanno sulla terraferma?

Articoli recenti

  • Mostre

Alice Neel. I am The Century, a Torino la sua prima retrospettiva italiana

Alice Neel. I am The Century, è la prima retrospettiva in Italia dedicata alla pittrice statunitense, a cura di Sarah…

7 Dicembre 2025 0:02
  • Mostre

Le mostre da non perdere a dicembre in tutta Italia

L’appuntamento mensile dedicato alle mostre e ai progetti espositivi più interessanti di prossima apertura, in tutta Italia: ecco la nostra…

6 Dicembre 2025 21:00
  • Mostre

Milano riscopre Bice Lazzari con una grande mostra a Palazzo Citterio

Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…

6 Dicembre 2025 15:00
  • Progetti e iniziative

Spazi di Transizione a Bari: il waterfront diventa laboratorio urbano

A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…

6 Dicembre 2025 13:30
  • Musica

Il tempo secondo Barenboim: due concerti, un Maestro e l’arte di unire il mondo

Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…

6 Dicembre 2025 12:30
  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30