Vincenzo De Bari, Praemonitionis agriculturae, installazione e pittura, 2021, I Giardini di Pomona, Fuoriluogo artist camp 2021, foto di Saverio Osso, courtesy Fuoriluogo
FUORILUOGO promuove l’indagine artistica degli studenti del corso di Tecniche Performative per le Arti Visive dell’Accademia di Belle Arti di Bari. Il progetto nasce dall’incontro tra Nico Angiuli, artista, regista e docente dell’Accademia di Bari e Marcella Anglani, storica dell’arte e docente dell’Accademia di Belle Arti di Firenze.
L’obiettivo è quello di favorire la ricerca performativa, iniziata durante l’anno accademico, degli studenti. L’ambiente risulta come il luogo più adatto a concentrarsi su nuove forme di pensiero e di progettazione. Il programma è infatti ospitato all’interno dei Giardini di Pomona, un vero e proprio conservatorio botanico. Nati nel 2004 per volontà di Paolo Belloni, i giardini sono immersi nel cuore della Valle d’Itria e ospitano diverse specie di piante antiche con l’intento di sottrarle all’estinzione e tramandarle alle generazioni future. Pomona era la dea latina protettrice dei giardini e dei frutteti che si stagliano in un incantevole paesaggio scandito da trulli e ulivi secolari. Sono 1200 le specie ospitate da questo conservatorio botanico che si allontana da una celebrazione esotica per incentrarsi sulla custodia di preziosi beni culturali.
In questo ambiente fuori dal tempo e dallo spazio, il corpo e le pratiche artistiche trovano la libertà di esprimersi senza freni o barriere. La natura e lo spazio circostante divengono il nuovo motore grazie al quale pensieri e posture inattese prendono vita. È qui che si innesca un processo osmotico in cui luogo, contenuto teorico e prassi artistica coesistono in un contesto di continua reversibilità.
Gli studenti coinvolti sono Beatrice D’Aurelio, Piero De Palma, Vincenzo De Bari, Rosaria Lucia Marrone, Fabrizio Riccardi, William Recchia e Serena Semeraro, i quali sono sostenuti dal tutoraggio dell’artista Corinne Mazzoli.
I partecipanti, quindi, sono immersi in un processo di riflessione e condivisione continua, riconoscendo nel modello del laboratorio una pratica di conoscenza collettiva e partecipata. Incontro con gli altri, scambio di idee, coinvolgimento e partecipazione attiva sono le basi di un processo di produzione comune in cui la mediazione degli esperti invitati diviene fondamentale. È grazie a quest’ultimi, infatti, che le idee partorite da ognuno prendono la forma di pensieri comunitari che vengono messi in circolazione. In questo disegno, l’oggetto stesso della ricerca assume un ruolo attivo, risponde alle sollecitazioni e arriva quasi a assumere la forma di performance.
Oltre ai due organizzatori, diversi gli ospiti tra cui si distinguono docenti come Cosmo Laera (docente di fotografia all’Accademia di Belle Arti di Brera), Antonella Pierno (docente di Elementi di morfologia e dinamiche della forma all’Accademia di Belle Arti di Brera), artisti tra cui Nikolay Oleynikov (artista e attivista), Cosimo Terlizzi (artista e regista), Luigi Coppola (artista, attivista e promotore di progetti partecipativi), curatori e storici come Gaia Bindi (curatrice e storica dell’arte), Roberta Mansueto (curatrice indipendente), e poi Alessandra Pomarico (sociologa e scrittrice), René Worni (scrittore, regista e giornalista freelance), Roberto Polo (agricoltore e apicoltore), Antonio Romanelli (medico oculista), Maria Colucci (psicologa clinica, psicoterapeuta e sessuologa), Lucia Lazzaro (esperta di progettazione e sviluppo culturale), Gaspare Sammartano (musicista e produttore), Michele Spinelli (collezionista).
Dal 4 al 10 ottobre studenti e tutor hanno vissuto Fuori Luogo celebrando parole chiave come partecipazione, condivisione e confronto nella cornice di luoghi come la Masseria dei Monelli e la casa giardino Lamia Santolini. Il programma, aperto anche al pubblico, si è concluso con le performance degli studenti dirette a una riflessione sulle questioni e ambienti sopracitate.
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