Categorie: sicilia

fino al 10.VII.2005 | MassDistrAction | Palermo, Cantieri Culturali della Zisa

di - 5 Luglio 2005

Sorprende in positivo la qualità e il rigore dei lavori presentati dagli allievi dell’Accademia di Belle Arti “Abadir” di San Martino delle Scale (a Palermo), nello Spazio Ducrot dei non ancora del tutto ritrovati Cantieri Culturali della Zisa. Media e linguaggi differenti propongono una riflessione sul pericolo “sicurezza” –reale o presunto tale– che pre-occupa, da un po’ di tempo in qua, il dibattito politico occidentale. Si scopre così che Mass-distraction è il lapsus uscito di bocca a George “Dabliu” Bush durante un recente discorso pubblico, in cui “distraction” doveva in realtà stare per “destruction” seguito, nell’ormai inflazionata formula, da “weapons”. Come dire: “armi di distrazione di massa”. Una differenza molto sottile, visto che alla fine in inglese la pronuncia dei due termini è pressoché simile; ma sottile è anche l’insidia che si insinua in quelle dinamiche che hanno portato in poco tempo intere collettività ad un’irrazionale condizione di gratuito pre-allarme.
Alla “distrazione coatta” cui sembrano condannati i nostri giorni, rispondono allora gli interventi realizzati dai ragazzi dell’accademia sotto la direzione di Ida Parlavecchio, docente del corso di pittura e curatrice della mostra. Dal cerimoniale delle safety-instructions del volo al decollo di Valentina Glorioso, agli still video “brambilliani” della famiglia di Claudia La Rocca, all’asciutta verità cui ci impegnano le cinque “W” del giornalismo all’inglese –who, what, when, where and why?– del video di Alessandro Lo Cascio. E’ il tutto-visto e il tutto-visibile, accumulatosi nelle ovattate “dimore sicure” del nostro benessere, ad essere trangugiato in una rivisitazione impertinente dei nuovi riti di massa della nostra epoca.

Allo stesso modo la normalità sempre uguale a se stessa dell’interno ripreso dalla Agnese Faulisi, la narcosi “senza rischio” delle favole raccontate da Teresa Lo Monaco, o il precipitarsi di corpi alla deriva, nel dipinto-cartello stradale di Alessandro Aurnia (divieto di naufragio o pericolo scafisti?), raccontano, con fare cinicamente avveduto, paure e inquietudini di una generazione in cui spesso il vissuto autobiografico diviene pretesto per agguerrite, e tuttavia “incantate”, indagini sui disagi in controluce dei tempi moderni.
MassDistrAction chiude un ciclo di mostre in cui gli allievi dei corsi delle accademie di San Martino e di Palermo sono stati -fatto salvo l’intervento della De Beir- gli unici protagonisti della stagione espositiva dei Cantieri. Nella Grande Vasca si sono succedute infatti, da febbraio a giugno, le esposizioni allestite dai docenti Sandro Scalia (Il luogo del dubbio#1: opere di Manna, Scalisi Palminteri, Di Pisa, Forte, Cancemi, Palazzolo; installazione audio di Federico Lupo), Alessandro Bazan (Primavera in ascensore: opere di Cumia, Nigrelli, Laboratorio Saccardi, Raccuglia e Zanghi) e Martina Pecoraino e Rosa Persico (Fuori dall’ombra: opere di Vaccaro, Felice, Ferraro, Troia, Zito, Villanti, Mandalà, Incandela, Gastoni, Galati, Fumia, Lo Surdo, Maenza, Marceca, Fester, Drago, Inglese, Lo Presti, Alagna): uno spaccato sulle più promettenti promesse della giovane creatività palermitana fra fotografia, pittura e nuovi media.

davide lacagnina
mostra visitata il 24 giugno 2005

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L’installazione della De Beir alla Grande Vasca


MassDistrAction, a cura di Ida Parlavecchio – Opere di: Anna Amandorla Alessandro Aurnia, Alice Basile, Paola Battaglia, Fulvio Caminita, Luciana Campione, Chiara Cassarà, Clara Cassarà, Stefania Contrino, Giusy Corrao, Giuseppe Costa, Elena Costantino, Rosellina Costantino, Letizia De Caro, Salvo Di Pietro, Ambra Di Trapani, Valentino Faraci, Agnese Faulisi, Ambra Giordano, Angela Giustiniano, Valentina Glorioso, Daniele Gugliotta, Claudia La Rocca, Armando Li Volsi, Alessandro Lo Cascio, Teresa Lo Monaco, Stefano Mandalà, Filippo Messina, Alessia Morana, Francesca Pappalardo, Sabina Perticone, Elena Randone, Valentina Romé, Marina Ruggiero, Maurizio Sanfilippo, Geny Scaffidi, Paola Semilia, Marina Siciliano, Susanna Tinnirello, Francesco Valenti, Gaetana Vigilia, Rosalia Anna Volturo, Giuseppe Zappalà – Cantieri Culturali della Zisa, Spazio Ducrot – via Paolo Gili, 4 – Palermo (piazza Principe di Camporeale) – tutti i giorni dalle 16.00 alle 20.00 – ingresso gratuito – informazioni: massdistraction@libero.it – L’intero ricavato della vendita delle opere verrà devoluto all’associazione umanitaria italiana “Emergency”.

[exibart]

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  • "ai saccardi vorrei dire k prima d parlare d fighettume e finti artisti e finti alternativi d passarsi una mano sulla coscienza." adolescenza turbolenta vedo dall'uso delle k e d... perchè non usi direttamente gli emoticons per esprimerti... o a gesti come le scimmie...e noi saremmo i fighetti...a Cla(o come cavolo ti chiami...) vorrei dire che prima di parlare d fighettume e finti artisti e finti alternativi, di passarsi una mano sulla coscienza....
    POVERETTA...

  • Bravi bambini avete fatto i compitini così come vi ho detto.

    tutti promossi !!!

  • Scontato....tutto sempre molto scontato ciò che viene da quelle parti. E provinciale anche...molto provinciale.

  • ciao clara tu che sei un artista come fai a formuliare certi pensieracci non devi arrabiarti cosi se la mostra a cui tu sei stata amorevolmente assegnata fa schifo ai cani e che nessuno mai al mondo so permetterebbe di fare beneficenza a gino strada ,non esite e' chiaio!
    cmq (visto che tu scrivi con ilK al posto di che ! chiaro sintomo di turbe legate alla mancanza di coscenza sulla comunicazione contemporanea)l'esistenza di alcuni mommi dicui tu parli non e' certa ed e' "cmQ" chiaio che almeno loro la mostra l'hanno vista ,chiaramente turbate dalla forte pressione progettuale di alcuni prof le opere risultano troppo pensate e troppo esistenti nella loro vacuita depensa un po' di piu'p CLARA un bacio con la lingua

  • avete sbagliato mestiere dai provate con i panettieri i calzolai o i radiocronisti di calcio le spintarelle all'inizio servono mai poi? : siete 0

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