Categorie: sicilia

fino al 28.II.2009 | Stefano Cumia | Palermo, Zelle

di - 20 Febbraio 2009
Non ti danno fastidio le mosche?, grida il titolo di uno dei quadri di Stefano Cumia (Palermo, 1980). Un cottage rosso appare sullo sfondo di un ordinario paesaggio di campagna, mentre in primo piano l’azzurro cloro della piscina catalizza l’attenzione: sul bordo giace il corpo morto di un uomo. Il sangue rosso vivo sfiora appena l’acqua cristallina.
È il racconto di una delle tante “microcatastrofi ambientate in paesaggi ‘californiani’”, spiega il curatore Francesco Galluzzi. Una California cinematografica e televisiva, “assunta come paesaggio mediale”, laddove gli eventi di cronaca sono raccontati con un distacco onirico.
Umorismo, cinismo e casualità sono le cifre caratterizzanti la pittura di Cumia, che illustra il contemporaneo e la sua decadenza in modo intenso, diretto, scegliendo esempi concreti che, a volte, rischiano di risultare troppo espliciti, nonostante le atmosfere stranianti in cui si ambientano.
I titoli, spesso in inglese, ammiccano a quell’immaginario americano da cui il siciliano trae ispirazione: un altrove privo d’incantamenti e ricco di materia. Sono titoli che l’artista sceglie per caso. Attraverso un gioco dadaista, si affida alle parole del vocabolario che appaiono saltuariamente sfogliando le pagine; le frasi che incontra svelano poi il senso dei suoi racconti.

Ed è attraverso uno di questi titoli che Cumia scopre come Le ombre delle foglie creino strane forme sulle pareti. Nel quadro si sovrappongono tempi e spazi diversi, strati successivi di storia popolati da uomini nudi, uguali a se stessi, o da sagome appena accennate, eteree; anche i paesaggi complicano la percezione dell’insieme: giungla e foresta si alternano, separando le diverse zone del quadro. Alcune figure si distinguono in modo nitido, anche se mai dettagliato, altre invece si confondono con il paesaggio: appaiono come compresse fra i diversi strati di colore.
La casa e l’incidente tornano come tematiche costanti. Un evento esterno interviene nell’ordinario creando caos, morte, dispersione. In questo caso, un aeroplano in fiamme precipita su una dimora di campagna mentre gli abitanti osservano impassibili. Cumia racconta la routine del dramma e ciclicamente costruisce e distrugge la casa, metafora del rifugio, del tempo quotidiano.

Le sue tele sono ricche di materia pittorica, quasi tormentate. In quest’ultima produzione, una nuova vena decorativa riempie le superfici di forme stilizzate: fili, pallini, quadrati, righe prendono possesso degli spazi e rendono l’atmosfera meno densa, sedando la forza del colore.In Mannira, il racconto diventa più intimo, a discapito della cronaca. Il non detto si carica di mistero e il silenzio immobile della scena è reso dal bianco duro del terreno arido, in cui si muove una pecora smarrita che, lontana da casa, riesce a oltrepassare il recinto.
Come un osservatore esterno, asettico (I can’t smell anything), Cumia guarda dall’alto gli accadimenti, mentre protetto da una tuta isolante si difende da qualsiasi eventuale invasione esterna.

articoli correlati
Cumia alla Galleria 61 di Palermo

giulia ingarao
mostra visitata il 3 febbraio 2009


dal 29 gennaio al 28 febbraio 2009
Stefano Cumia – 1000 Piccoli Fastidi
a cura di Francesco Galluzzi
Zelle Arte Contemporanea
Via Matteo Bonello, 19 / Via Fastuca, 2 – 90134 Palermo
Orario: da martedì a sabato ore 17-20
Ingresso libero
Info: tel. +39 3393691961; zelle@zelle.it; www.zelle.it

[exibart]

Articoli recenti

  • Mercato

Phillips, all’asta la collezione di orologi di Guido Mondani

Più di 40 orologi da polso tra Longines, Rolex e Patek Philippe. Dopo 18 anni dalla prima vendita leggendaria, Guido…

8 Maggio 2024 20:38
  • Street Art

The Wallà: una nuova tappa per il progetto di Street Art nel trevigiano

Per l'apertura della nuova stagione del progetto di riqualificazione urbana The Wallà, a Riese Pio X, nel trevigiano, un doppio…

8 Maggio 2024 18:43
  • Musei

Elsa Barbieri è la nuova direttrice del Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese

Per i prossimi tre anni, Elsa Barbieri assumerà l'incarico di coordinatrice artistica del Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese, prendendo il…

8 Maggio 2024 18:14
  • Attualità

Una mecenate abbandona il Palais de Tokyo. La causa? Una mostra filopalestinese

La collezionista Sandra Hegedüs si è dimessa dall’associazione degli Amici del Palais de Tokyo, a causa di una mostra considerata…

8 Maggio 2024 17:03
  • Mostre

Perché, quindi, non mettere in movimento le forme plastiche? Calder, a Lugano

Sphériques, mobiles, stabiles, standing mobiles e constellations: con oltre 30 capolavori, creati tra il 1931 e il 1960, il MASI…

8 Maggio 2024 16:00
  • Moda

Lo show delle vanità: arte, moda e contraddizioni al Met Gala a New York

Il MET Gala, la serata di moda più glamour dell’anno, è andato in scena al Metropolitan Museum di New York,…

8 Maggio 2024 10:57