Per rigenerare e valorizzare il patrimonio culturale di una regione dall’estrema pigrizia propositiva e organizzativa e con profonde carenze strutturali come la Sicilia, servono progetti ambiziosi e innovativi. In tale contesto l’arte contemporanea ha rivelato più volte la sua funzione rivitalizzante e grazie all’attività della Galleria Civica Montevergini di Siracusa, e di gallerie private come quella di Gianluca Collica a Catania e di Francesco Pantaleone a Palermo, l’offerta culturale si è rivelata a sprazzi stimolante e altamente qualificata. Ma adesso ecco un ulteriore passo avanti, che si chiama ISIDEM. Isole e Identità in Movimento. Il progetto punta alla creazione di un micro-polo contemporaneo transfrontaliero, che riavvicini la Sicilia orientale alla Repubblica di Malta. Forti di una marginalità geografica, ma non culturale, le due isole riscoprono l’esistenza di un’identità e patrimonio comune che, se opportunamente stimolato, potrebbe dar luogo a intriganti iniziative e proposte anche in ambito contemporaneo. Il progetto é stata promosso dalla Galleria Civica Montevergini di Siracusa e ha coinvolto altre istituzioni e personalità dell’arte, come il Fine Arts Museum di La Valletta (Malta), Heritage Malta, il Comune di Scicli (Ragusa), il Dipartimento di Economia e Metodi Quantitativi dell’Università di Catania e Gianluca Collica dell’omonima galleria.
Iniziato nei mesi di novembre e dicembre del 2006, ha dato luogo a conferenze, workshop, esposizioni e soprattutto a un programma di residence per artisti, ospitando per tre settimane, in tre sedi siciliane e maltesi, Artur Zmijewski, Duncan Marquiss e Sancho Silva. Questi hanno creato delle opere in loco e allo stesso tempo hanno offerto l’opportunità a quaranta giovani artisti, nati o residenti nelle due isole, di lavorare a loro fianco attraverso un programma di workshop.
La residenza per artisti evidentemente è il fulcro attorno al quale ruota l’intero progetto. Esso infatti sembra la migliore soluzione per il conseguimento di uno dei principali obiettivi del programma, ovvero stimolare e riattivare le potenzialità creative dell’area, attraverso l’interazione con artisti che sono già pienamente inseriti nei circuiti internazionali d’arte contemporanea: fiere, biennali, personali, workshop e quant’altro. La formula degli artist in residence è stata tra l’altro sperimentata più volte con successo dalla Galleria Civica Montevergini di Siracusa, che in passato ha ospitato Bianco-Valente, Gabriele Picco, Marzia Migliora, Charles Avery, Piotr Uklanskij e Costa Vece.
Le opere dei tre artisti ospiti sono attualmente esposte alla Montevergini in una mostra dal titolo Che ci faccio qui?, assieme a Choices.it, ovvero ai risultati del workshop diretto da Artur Zmijewski. Gli altri due workshop sono invece esposti nelle relative sedi di produzione, Rats in the basement di Duncan Marquiss a Palazzo Spataro, Scicli (Ragusa); e 60x60x60 di Sancho Silva a La Valletta, Malta, accanto ad alcuni scatti fotografici di Biagio Steps dedicati ai bunker costruiti lungo le coste delle due isole durante il secondo conflitto mondiale.
Artur Zmijewski (Varsavia, 1966), ospite a Siracusa, ha realizzato tre video, ciascuno dei quali dedicato ad un anti-eroe della vita di tutti i giorni (un muratore, un meccanico ed un operatore ecologico) condensandone in quindici minuti l’intera giornata lavorativa e familiare. In essi l’artista ha adottato uno stile documentario che nega qualsiasi presa di posizione o giudizio personale nei confronti dei personaggi filmati. Uno stile che caratterizza la sua intera produzione video e che abbiamo già potuto osservare alla scorsa edizione della Biennale di Venezia, al Padiglione Polonia.
Per il relativo workshop Zmijewski ha invitato i diciassette partecipanti a realizzare delle opere in uno spazio condiviso, investendoli della responsabilità di poter modificare o distruggere le creazioni altrui. Citando le parole di Zmijewski esso era “un test sulla capacità della propria opera di produrre reazioni, in un contesto di piena libertà di espressione senza il filtro della buona educazione e delle gerarchie”.
Duncan Marquiss (Scozia, 1979), ospite a Scicli (Ragusa), espone due disegni e il video A nothing with a vengeance, in cui le cave e i vicoli della città vengono investiti da quell’immaginario gotico, e allo stesso tempo mistico e psichedelico, che caratterizza i suoi lavori. A metà strada tra mitologia, ritualità e sacralità, ombre di uomini e donne danzano, lottano e copulano. Per il workshop ha proposto ai giovani colleghi di realizzare delle opere che entrino in relazione col palazzo barocco che ospita l’esposizione (Palazzo Spataro), sono stati così prodotti dipinti, sculture, video e installazioni. Sancho Silva (Lisbona, 1973), ospite a Malta, ha realizzato un periscopio di dimensioni architettoniche che attraversa la Galleria Civica Montevergini di Siracusa in tutta la sua larghezza, collegandone visivamente e fisicamente le due estremità. Lo spettatore ha la sensazione che l’immagine offerta da questo articolato gioco di specchi si riferisca all’architettura che sta alle proprie spalle, mentre in realtà essa proviene da tutt’altra zona. Insomma egli sperimenta in tutta naturalezza, quasi inavvertitamente, una dislocazione spaziale.
Ma il progetto ISIDEM non si esaurisce certo in residence e workshop, ma prevede anche la creazione di un archivio on line di artisti siciliani e maltesi, contemporanei e del Novecento, nonché una ricerca, affidata al Dipartimento di Economia e Metodi Quantitativi dell’Università di Catania, sulla creazione di un Organismo Transfrontaliero Italo-maltese che possa mantenere in vita e far fruttare negli anni tale interscambio culturale. Insomma, l’avventura é appena iniziata, speriamo però che non cada vittima dell’oblio e dell’indifferenza, che non s’incagli nell’isola maltese di Gozo, la mitica isola di Calipso in cui Ulisse trascorse in ozio sette lunghi anni.
enzo lauria
mostra visitata l’11 novembre 2006
*foto in alto: Duncan Marquiss, I don’t know, disegno, 2006
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Salve! :)
Mi chiamo Silvia Ferrandes e sono nata sull'isola di Pantelleria. Ho vissuto sull'isola fino ai miei 20 anni...e adesso (da 3) studio comunicazione audiovisiva e multimediale a Ferrara.
Ho letto di questa splendida iniziativa che riguarda la Sicilia e Malta...e ad essere sincere mi sembra un'iniziativa così bella che quasi quasi mi piacerebbe parteciparvi in qualche modo!!! :)
...BUON LAVORO!