Si è inaugurata lo scorso 8 giugno a Siena la personale dello scultore Gianni Fanello. Una decina di grandi sculture ambientali hanno invaso l’area del chiostro, appena ristrutturato, dove trova spazio il corso di Laurea in Scienze della Comunicazione.
Vecchie valvole, giunture, rubinetti in rame, condotti idraulici compongono i grandi mostri metallici che scaturiscono dalla poetica di Fanello. Le sagome, tutte di grandi dimensioni, sono allestite in parte in una sala mentre cinque lavori sono all’aperto, in dialogo con il vento che riesce a spostarle e con il sole che vi si riflette continuamente.
Le opere poste nel chiostro, si configurano dunque come installazioni ambientali in continuo rapporto dialettico con gli aspetti sociali e culturali (ma anche metereologici come abbiamo visto) di un campus universitario che perdippiù è collocato in un insolito contesto architettonico medievale.
L’evento si concluderà l’otto luglio e dunque fruirà l’eccezionale apporto di pubblico che il Palio del 2 luglio garantirà a Siena. E’ auspicabile tuttavia un impegno da parte dell’ateneo per dotare spazi come chiostri, corti e saloni di opere d’arte. La mostra di Gianni Gianello potrebbe essere l’inizio di una tradizione di cui Siena potrebbe farsi inventrice e promotrice.
L’inaugurazione è stata seguita da importanti intellettuali e docenti dell’Università (Antonio Tabucchi, Maurizio Bettini…), il percorso espositivo era allietato dal jazz sperimentale di Stefano Iacoviello.
massimiliano tonelli
mostra vista il 9 giugno 2001
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