L’obbiettivo dell’accordo è diffondere, tramite la rete dei novanta Istituti Italiani di Cultura e le Rappresentanze Diplomatiche e Consolari presenti in oltre cento Paesi, mostre e materiale informativo prodotti, anche in versione informatica, dal
Ministero per i Beni Culturali, al fine di promuovere l’immagine dell’Italia all’Estero. Per questo è stato appunto firmato un Memorandum di Intesa fra il Sottosegretario dello stesso Ministero per i Beni Culturali, Andrea Marcucci, e il Vice Ministro del Ministero degli Esteri, Ugo Intini. Nella fattispecie l’iniziativa si propone di incentivare la conoscenza, presso il pubblico straniero, del patrimonio culturale italiano e di iniziative ad esso collegate, e di consentire la realizzazione di eventi espositivi presso gli Istituti Italiani di Cultura. Attraverso i siti internet degli Istituti esteri saranno rese fruibili in rete tutte le informazioni base relative ai musei, monumenti, aree archeologiche, archivi, biblioteche, ai principali eventi culturali organizzati dal MiBAC sul territorio nazionale, le pagine online dedicate alle manifestazioni speciali. Propositi sulla carta lodevoli, certamente lungimiranti ed evoluti. Eppure… Eppure non è mancato chi ha ripensato al fragoroso fallimento dell’attesissimo – e costosissimo – portale
italia.it, e del relativo logo, l’ormai famigerato “cetriolo”. E, sentendo di un nuovo progetto per “promuovere l’immagine dell’Italia”, si è armato di cornetti rossi e ferri di cavallo…
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