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Addio a John Richardson, grande storico dell’arte, amico e biografo di Picasso

di - 14 Marzo 2019
La mattina del 12 marzo, ci ha lasciati lo storico dell’arte John Richardson, all’età di 95 anni.
Nato a Londra nel 1924, esordì sul giornale britannico New Statesman, dopo essersi formato alla Slade School of Fine Art e aver tentato, per un breve periodo, di progettare finestre e tessuti. Richardson ebbe sempre un posto da spettatore privilegiato nel panorama artistico a lui contemporaneo e poté conoscere e frequentare molte grandi e influenti personalità del settore, fra cui vale la pena ricordare Peggy Guggenheim, Antony Blunt e Andy Warhol.
A raccontare delle sue più famose amicizie sono proprio i tanti i dipinti, le fotografie e gli oggetti personali che, negli anni, si sono trasformati in elementi di arredo delle sue residenze e che dimostrano quanto stretti fossero i suoi legami con gli artisti che gliene facevano dono. Di questi si potrà trovare una dettagliata descrizione nell’ultimo libro di cui il critico è stato autore, che uscirà per Rizzoli proprio in questo mese di marzo, intitolato John Richardson: At Home.
Senza dubbio, però, il nome a cui Sir Richardson – nominato cavaliere dalla Regina Elisabetta II, nel 2012 – resterà per sempre indissolubilmente legato è quello di Pablo Picasso, di cui è autore della biografia in più volumi. A presentare i due, fu lo storico dell’arte Douglas Cooper, durante un periodo di permanenza in Provenza, nel 1948. Quello fu l’inizio di un rapporto continuo, che si interruppe solo alla morte del pittore, nel 1973.
La sua biografia di Picasso si compone di quattro volumi, di cui il primo, The Prodigy, 1881-1906, pubblicato nel 1991, è stato nominato Whitbread Book of the year. A questo sono seguiti The Cubist Rebel, 1907-1916, nel 1996, e The Triumphant Years, 1917-1932, nel 2007. Un quarto e ultimo volume sarebbe completo e pronto alla pubblicazione ma, secondo quanto dichiarato ad Artnet News da un portavoce di Knopf, editore del defunto critico, la data della sua uscita non sarebbe ancora stata fissata ufficialmente – la si prevede, comunque, entro l’anno.
Bisognerà dunque aspettare, per sapere se questo quarto volume coprirà tutta la parte finale della vita di Picasso o se, invece, si fermerà al 1940. Nel 2016, infatti, Richardson disse al giornalista Alain Elkann che stava valutando quell’anno come possibile conclusione della parabola biografica e artistica del pittore, da lui descritta. (Lucrezia Cirri)

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