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Albino Ruberti non sarà più Amministratore Delegato di Zètema, la società in house nel settore cultura della Capitale. Ricopriva l’incarico dal 1998

di - 3 Giugno 2017
Albino Ruberti lascia l’incarico di Amministratore Delegato di Zètema, un ruolo ricoperto dal 1998. Da quando la società venne fondata, per gestire le attività nell’ambito dei settori dello spettacolo, della cultura e dell’accoglienza turistica, per conto della Sovraintendenza Comunale. Nata da un intesa tra Acea, Civita e Costa Edutainment, fino al 2005 è stata una società privata e, attualmente, è partecipata al 100% da Roma Capitale. Nel corso degli anni, la holding è diventata un colosso dei servizi culturali, erogati a musei, siti archeologici e teatri, arrivando a diffondersi a macchio d’olio su tutto il territorio, dall’Ara Pacis al Museo di Roma, dalla GNAM al MACRO, da Casa del Cinema al Globe Theater. Senza dimenticare i grandi eventi, come le famose Notti Bianche che, per un certo periodo, hanno impazzato non solo nella Capitale. Insomma, la storia passava e Ruberti era lì, pronto a resistere agli scossoni dei cambi di giunta, da Francesco Rutelli a Walter Veltroni, da Gianni Alemanno a Ignazio Marino – che nei suoi primi tempi aveva paventato il ridimensionamento di Zètema – fino a Virginia Raggi. Il 13 giugno scadrà il mandato e non sarà rinnovato, potrebbe essere un terremoto ma dichiarazioni ufficiali da parte della società non ce ne sono state e quelle di Ruberti sono pacifiche, «Naturalmente io avevo dato la mia disponibilità a continuare ma non c’è alcuna polemica, si tratta di un normale avvicendamento. Sono soddisfatto di quello che è stato fatto, lascio una società sana». Lascia anche un incarico non semplice da sostenere, contando tutte le relazioni intessute in questi lunghi anni, e negli ambienti romani sale la curiosità sul nome del successore.

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