Botanica in salsa design. Una mostra sul bambù all’Orto Botanico di Palermo

Selvatico o da giardino, povero e raffinato, esotico e minimale, sicuramente eco-biologico, elemento funzionale e ornamentale, cibo no global o per palati etno-chic. Il bamboo è una pianta trasversale, aperta ad usi e consumi d’ogni sorta e apprezzata da un target eterogeneo di sostenitori: dalle antiche popolazioni zen ai designer contemporanei appassionati di materiali semplici ed ecologici, l’acciaio vegetale ha caratteristiche di estrema resistenza fisica e insieme di flessibilità e leggerezza. Una pianta, dunque, che attraversa secoli e geografie riciclandosi in infinite forme e funzioni. Se la cultura cinese tradizionale utilizzava i germogli come cibo, la polpa per la manifattura della carta, i tronchi per costruire ceste e mobili, i semi, le foglie e le radici per scopi medicinali, l’architettura lo sceglie ancora oggi come materiale privilegiato per la bioedilizia, mentre il design lo reinterpreta in chiave moderna accostandolo a plexiglas, plastica, legno.
A Palermo la mostra Bambù: botanica, design e architettura, ospitata nei suggestivi spazi dell’Orto Botanico, ha l’obiettivo di introdurre alla conoscenza del bambù sia come pianta che come materiale costruttivo e ornamentale, dall’antichità fino ai nostri giorni. Un’ampia selezione di materiale documentativo (schede e tavole con testi e immagini) fa da corredo a un allestimento ricco di manufatti tradizionali, oggetti d’uso quotidiano, architetture effimere sparse tra i giardini, giocattoli, strumenti musicali, esempi di ricerca estetica e progettuale a metà tra design e botanica. In occasione dell’opening anche un momento ricreativo singolare: il “Concerto in forma di bambù” del maestro Dario Lo Cicero che suona strumenti di sua creazione, tutti rigorosamente fatti di bambù. (helga marsala)