Categorie: Speednews

E anche Frank Gehry se ne vuole andare. Il grande architetto mira all’asilo in Francia, dopo l’elezione di Donald Trump

di - 16 Novembre 2016
Ormai è diventato lo sport nazionale dei ricchi americani, degli artisti, e degli architetti – in questo caso. Già, perché la lista di chi vuola lasciare gli Stati Uniti, dopo l’elezione di Trump, oggi si allunga del nome di Frank Gehry, archistar di origini canadesi di 87 anni, che avrebbe già avuto dal Premier francese Hollande la “parola d’onore” per ottenere un auto-esilio all’ombra della Tour Eiffel.
Perché l’uomo che ha creato, tra gli altri, il Guggenheim di Bilbao e la Fondation Louis Vuitton, Premio Pritzker nel 1989, vorrebbe andarsene?
Ecco la spiegazione: “La maggior parte degli edifici costruiti nel mondo non sono interessanti. E la gente non se ne preoccupa. Sembrano tutti essere in uno stato di diniego. È lo stesso tipo di comportamento ha permesso eleggere Donald Trump”. Certo, una metafora, ma che calza a pennello, se si pensa anche alle vecchie controversie dell’archistar con il nuovo Presidente: quando nel 2010 la Torre Beekman a Manhattan, progetto di Gehry, superò il Palazzo Trump diventando l’edificio residenziale più alto di New York, ci fu un contenzioso e se mettiamo in relazione il dibattito estivo sulla virilità di Trump che ha imperversato sul web, forse è davvero evidente che quei pochi centimetri fecero davvero male al Presidente. Vedremo ora davvero se qualcuno di questi personaggi lascerà sul serio l’America.

Nelle foto: Frank Gehry al Centre Pompidou – Parigi, 2014. Foto Lionel Bonaventura / AFP / Getty Images

Articoli recenti

  • Mostre

Spazio fisico e dimensione intima: l’interno è protagonista da Manuel Zoia Gallery

In occasione della tradizionale esposizione milanese natalizia di XMAS Maroncelli District, Manuel Zoia Gallery presenta - fino al 10 gennaio…

21 Dicembre 2025 0:02
  • Arte contemporanea

Carsten Höller porta una giostra rosa nel paesaggio innevato di St. Moritz

Sotto la neve di St Moritz, il Kulm Hotel accoglie Pink Mirror Carousel, una nuova installazione monumentale di Carsten Höller…

20 Dicembre 2025 19:49
  • Mostre

A Roma vanno in mostra le luci e i colori di Antonacci Lapiccirella Fine Art

Gustaf Fjaestad, Walter Gasch, Guido Marussig. Nella nuova mostra di via Margutta, luce e colore smettono di essere strumenti descrittivi…

20 Dicembre 2025 18:32
  • exibart.prize
  • Senza categoria

exibart prize incontra ITTO

Non seguo nessun metodo apparente ma cerco sempre di seguire l'istinto e di prestare ascolto alla voce interiore

20 Dicembre 2025 18:30
  • exibart.prize

exibart prize incontra Romano Mosconi

I progetti nascono dall’osservazione del mondo che mi circonda e dalle vicende della vita quotidiana che vengono poi interpretati dalla…

20 Dicembre 2025 18:05
  • Mostre

Valentina di Guido Crepax in mostra a Brescia: il corpo, il sogno, l’icona di una generazione

L’opera di Crepax, assieme all’illustrazione di Jacovitti, sono le mostre dedicate ai protagonisti dell’arte grafica, protagoniste di questa stagione al…

20 Dicembre 2025 17:00