Il 23 febbraio, Cantiere Galli Design, l’interior design center romano, guidato da Eleonora Galli, ha avviato un nuovo progetto di divulgazione culturale. Si tratta di Osservatorio, una vetrina per designer di Roma e dintorni, estendibile anche al Centro e Sud Italia. Cantiere già offre Una stanza tutta per sé, spazio speculativo in cui i creativi sono chiamati a confrontarsi su un tema specifico. A breve, inaugurerà una nuova stagione della stanza che, nel suo secondo anno di vita, si ispirerà al Walter Benjamin di Abitare significa lasciare tracce, ne I Passage di Parigi. Il tutto a cura di Domitilla Dardi, che abbiamo intervistato.
Roma fucina di design?
‹‹Roma è considerata una periferia per il design. Ciò le da il tempo giusto per l’osservazione e la sperimentazione dei contesti. Il nome del progetto vuole alludere alla ricchezza di rifermenti culturali e artistici che popolano la storia della città ma che la rendono il luogo ideale, lontano dai riflettori, dove attivare e portare avanti discorsi diversi da quelli tradizionalmente identificati come design italiano››.
Come sono i designer attivi a Roma e dintorni?
‹‹Nel compiere una mappatura del design locale è emersa una realtà viva e radicata, un circolo virtuoso di professionisti in linea con le ricerche, nazionali e internazionali, più avanzate del settore. I progettisti proposti contribuiscono al Made in Italy grazie ad una formazione che spazia da contesti europei, internazionali a esperienze al di fuori del design››.
Cosa affronta il primo Osservatorio?
‹‹Esplora un concetto della tradizione dal punto di vista del design. Festa è la chiave che collega il lavoro di autori diversi tra loro: le luminarie di Sabina Belfiore Lucovich e le porcellane di Coralla Maiuri. La prima si rifà alla decorazione pubblica, molto diffusa al Sud, in occasione delle feste di paese. Il modello diventa una ricerca sofisticata illumino-tecnica in cui oggetti luminosi rendono, con un segno grafico essenziale, la magia della luminaria in sottili sezioni di metallo dallo spessore millimetrico, dove il disegno circolare e geometrico è reso da linee puntiformi di luci led. Creano un linguaggio astratto e versatile con rimandi evocativi ed emozionali, oltre ad essere veri e propri punti luce. Adattano al contemporaneo un oggetto della tradizione. Coralla Maiuri riprende la tradizione ceramica. È ispirata da Roma, dalle suggestioni cromatiche date dall’esperienza offerta dalla vita in città ed esplicita il riferimento nei nomi delle collezioni delle serie di porcellane. La sua è una festa barocca che restituisce il senso di convivialità tipico della Capitale fin dall’antichità››.
L’allestimento?
‹‹L’Osservatorio è il mazzo di chiavi che apre le porte del design romano attraverso installazioni site-specific: il tunnel luminoso e la ricca tavola apparecchiata con porcellane armoniosamente variopinte mirabili per la qualità pittorica della resa dei colori delle alzate, piatti da portata e zuppiere. Creano un contrasto giorno/notte, sole/luna››. (Valeria Parisi)
In home: Dettaglio dell’installazione Festa di Sabina Belfiore Lucovich, a cura di Domitilla Dardi per Cantiere Galli Design. ©Silvana Spera
In alto: Dettaglio dell’installazione Festa di Coralla Maiuri, a cura di Domitilla Dardi per Cantiere Galli Design. ©Silvana Spera