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I prezzi del mercato dell’arte sono eccessivi. Parola di uno shoccato, e un po’ depresso, Gerhard Richter

di - 10 Marzo 2015
Gerhard Richter, pittore tedesco di fama mondiale, ha confessato al giornale Die Zeit il suo stupore per le cifre astronomiche pagate per i suoi lavori, definendo il mercato dell’arte “assolutamente eccessivo” e aggiungendo anche che i prezzi raramente riflettono in valore reale dell’opera. Il pittore ha raccontato di essere rimasto esterrefatto quando una recente asta di Sotheby’s ha battuto il suo Abstraktes Bild del 1986 per un ammontare di 41 milioni di euro. L’artista ha precisato che benché si tratti di una buona notizia per il suo lavoro, il fatto resta comunque scioccante.
Richter inoltre è sicuro che il mercato prima o poi rivedrà questi prezzi e tutti coloro che hanno acquistato le sue opere per cifre astronomiche subiranno una perdita inevitabile. Non ha tutti i torti se si considera che Abstraktes Bild è stato venduto per una cifra 5 mila volte maggiore rispetto al suo ultimo prezzo di vendita. L’artista ha inoltre sottolineato che il guadagno in questi casi va quasi totalmente ai venditori, agli artisti resterebbe solo una piccola fetta della torta. Richter torna indietro di 30 anni, al momento in cui stava vendendo Abstraktes Bild a un collezionista per meno di 8mila euro.
Secondo il pittore inoltre nessuno ormai è realmente interessato alla sua arte, i compratori sono proiettati solo al lato economico, vedendo nelle sue opere nient’altro che un investimento. Il pittore ottantenne ha aggiunto che non può in nessun modo influenzare l’andamento dei prezzi dei suoi lavori, ma racconta di averci provato vendendo 100 piccoli dipinti a prezzi bassissimi. Il mercato però ha avuto comunque la meglio: le opere sono andate a ruba per finire immediatamente in vendita all’asta. «Non puoi sfuggire al mercato», ha dichiarato l’artista. E pensare che qualcuno ucciderebbe per averlo, un po’ di mercato. (Giulia Testa)

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