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Il Giardino Planetario che cresce. Presentati i progetti collaterali di Manifesta 12

di - 5 Marzo 2018
Manifesta aprirà ufficialmente il 16 giugno, quando, possiamo immaginare, le condizioni metereologiche saranno più clementi di adesso. La biennale nomade di arte contemporanea, diretta dalla storica fondatrice Hedwig Fijen e da Peter Paul Kainrath, è approdata a Palermo, dove i lavori fervono ormai già da qualche mese per preparare tutto al meglio e per legare a doppio filo questa dodicesima edizione al contesto della splendida città siciliana. Nel frattempo, continuano gli incontri nell’ambito del programma Aspettando Manifesta, con epicentro al rinnovato Teatro Garibaldi e tutti i tasselli vanno a occupare i loro posti. Sono stati appena rivelati, infatti, i 62 progetti collaterali selezionati tra le 631 proposte totali pervenute.
Parallelamente al programma principale, che vedrà partecipare, in vari luoghi delle città, decine di artisti internazionali, invitati a confrontarsi sul tema del “Giardino Planetario” e sui suoi corollari, dalle reti informative invisibili agli interessi privati transnazionali, Manifesta proporrà uno specifico calendario di eventi paralleli, in stretta collaborazione con artisti locali, musei, istituzioni e professionisti del settore culturale. Metà degli enti promotori provengono da Palermo, buona parte dall’Italia ma anche da altri Paesi europei, tra gallerie, associazioni, collettivi e istituzioni, dalla Galleria Lorcan O’Neill, che porterà un progetto di Richard Long, alla Galleria Francesco Pantaleone, con Per Barclay alla Cavallerizza di Palazzo Mazzarino, fino all’Institut Français e al Goethe Institut che, insieme, presenteranno un progetto sull’Orto Botanico come metafora. Ci saranno, poi, tra gli altri, Fondazione Sandretto, Fondazione Volume, Multimedia Art Museum di Mosca, Incompiuto Siciliano, Sicilia Queer Film Fest e Rizzuto Gallery.
Qui tutti i progetti selezionati.

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