Diciannove artisti alla prova in un work in progress di 10 giorni centrato sul tema dell’acqua. Ispirati dal culto delle acque sorgive praticato nel neolitico e nel nuragico, attraverso la loro sensibilità artistica maturata con lo studio sulla simbologia e cultura del luogo. È una location insolita – un pozzo sacro nuragico di Predio Canopoli, nel comune Perfugas, in Sardegna – il teatro di Le chiavi di Ichnos, evento ideato da Ilaria Marongiu in collaborazione con Alfred De Locatelli, con il contributo critico di Santa Nastro. Gli artisti per 10 giorni realizzano in sede le opere, organicamente al sito e nel suo rispetto, senza alcun discrimine nell’uso di tecniche diverse, indagando le connessioni ulteriori e possibili tra arte, archeologia e esperienza religiosa. Presentata dalle associazioni culturali Mediart e Boghes, la manifestazione si avvale del patrocinio del dipartimento di Arte e Antropologia del Sacro dell’Accademia di Belle Arti di Brera.
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