Al primo posto c’è sempre lui, il consacrato Jeff Koons, tra i campioni di incassi del contemporaneo, con il suo Ballon Dog venduto a quasi 59 milioni di dollari. Segue Christopher Wool, che anche se non si direbbe con il suo lettering sporcato macina milioni in aste e private sale. Lo dice il rapporto annuale di Artprice, leader mondiale delle banche dati sulla quotazione e gli indici dell’arte con oltre 30 milioni di indici e di risultati di vendite che comprendono 500mila artisti.
Thierry Ehrmann, Fondatore e Presidente di Artprice ha spiegato che la bolla è tornata a galoppare parecchio, e lo dimostrano qualcosa come 179 aste milionarie in tutto il globo (una ogni meno di 48 ore di media) e 13 record del mercato di fascia alta a otto cifre. «In soli quattro anni, il fatturato mondiale realizzato alle aste, di tutti i periodi, è stato quasi raddoppiato dopo la frenata del 2009-2010, anni in cui è stato registrato un calo dei prezzi del 48 per cento. La speculazione galoppante degli anni 2004-2007 è tornata alla grande e il mercato è ancora più opulento ancora più opulento rispetto alla micro-bolla del 2007», dice il Ehrmann.
Il fatturato del mercato dell’arte contemporanea ha superato quest’anno i 2 miliardi di dollari (luglio 2013 – luglio 2014), registrando il miglior anno della sua storia, e sono gli artisti nati dopo il 1945 ad aver avuto la meglio : la tendenza e non è mai stata così alta, superando del 15 per cento i livelli raggiunti all’apice del 2007. «La domanda, sedotta dalla diversificazione degli investimenti e degli eccezionali tassi di redditività, è cresciuta a dismisura a tal punto che oggi si vendono opere cinque volte di più rispetto a 10 anni fa a livelli di prezzo senza paragone», continua il leader di Artprice. Sulla fascia alta, insomma la bolla non scompare, anzi, mentre sulla bassa anche se i prezzi non sono spinti da potenti gallerie, istituzioni, curatori, dealer e case d’asta, resta la bramosia degli investitori che accomuna i collezionisti, tra multipli e opere minori. «Il mercato dell’arte contemporanea è diventato una specie di UFO economico». E in tempo di crisi, c’è da sbizzarrirsi. Il bollettino completo potete scaricarlo qui :
www.artprice.com
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E' bello possedere tante bolle di sapone dorate e colorate. !Sono di aiuto alla noia della borghesia finanziaria, al decoro domestico, alla cura dell' aria viziata e non purificata che stagna perennemente nei palazzi dorati e ovattati..
O CHE NOIA! Quasi quasi mi compro un feticcio dorato !!!
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