Categorie: Speednews

La Villa Reale di Monza riapre al pubblico. Tutti corrono. Troppi. E l’inaugurazione va in tilt. Tra spintoni, selfie e pose sulle travi del Piermarini

di - 15 Settembre 2014
Terminano i restauri della “stupendissima” Villa Reale di Monza e l’entusiasmo dei cittadini dilaga. Per un’altra manciata di giorni è possibile passeggiare tra le sale della “residenza estiva” di Ferdinando d’Asburgo, eretta grazie all’Imperatrice Maria Teresa d’Austria nella seconda metà del settecento, senza prevendite né biglietti. Tra sabato e domenica, un fiume di persone davanti ai cancelli e ore e ore di attesa per aver accesso alla Villa. Un buon esito se ci si ferma ai numeri, ma quanto all’organizzazione e all’educazione all’arte purtroppo no! Due anni di restauro finiti tra le lamentele di chi è stato “rimbalzato”; le urla di chi accusa l’infinita attesa, magari sorpassato da qualche furbo; la protezione civile in panne e una chiamata ai carabinieri. Insomma, la situazione è sfuggita un po’ di mano? Per fortuna, a pochi metri dal disagio, l’aria di corte ci solleva. Camminiamo e godiamo ogni angolo della Villa assaporando il fascino della ricchezza del passato riportata al suo massimo splendore grazie ai restauri curati da Nuova Villa Reale Monza Spa che hanno “riportato in vita” tutti e quattro i piani. Partendo dal piano terra, si possono vedere i mosaici in Liberty assaggiando golosi stuzzichini o dolci fantasiosi di Le Cucine Villa Reale; al primo piano nobile eleganti sale, tra cui quella delle feste, quella degli arazzi, la sala da pranzo e la sala bianca, “tirate a nuovo” e dedicate ancora oggi a eventi; al secondo piano nobile gli appartamenti privati degli ospiti, tra ori e stucchi realizzati da Umberto e Margherita, gli appartamenti di Vittorio Emanuele III, diventa “museo di se stesso” e sede per grandi mostre. Infine, il Belvedere con sale dal sapore contemporaneo in un contesto reale. Le rivisitazioni ad opera dell’Architetto Michele De Lucchi e le travi del Piermarini, i graffi lasciati dalla Biennale d’Arti Decorative e quelli della famiglie istriane per un gioco tra presente e passato davvero ineccepibile! (Martina Corbetta)

Articoli recenti

  • Mostre

Riscoprire l’avanguardia belga: Jef Verheyen al museo KMSKA di Anversa

Dopo una prima fase di digitalizzazione e archiviazione delle sue opere, viene presentato il lavoro di uno dei protagonisti dell'avanguardia…

4 Maggio 2024 16:23
  • Arte contemporanea

Come è nata la più famosa fornace d’arte di Murano? Una conversazione con il fondatore Adriano Berengo

La mostra Glasstress, inaugurata nei giorni di preview della Biennale, riac-cende i riflettori su questa realtà unica, che lavora in…

4 Maggio 2024 16:11
  • Fotografia

Other Identity #110. Altre forme di identità culturali e pubbliche: Black Napkin

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…

4 Maggio 2024 14:10
  • Mostre

Frank Auerbach, per una pittura meditativa: la mostra a Venezia

Dopo la vittoria del Leone d’Oro alla Biennale del 1986, l’artista Frank Auerbach torna a Venezia, a Palazzo da Mosto,…

4 Maggio 2024 12:20
  • Progetti e iniziative

Food & Art: a Roma nasce Osteria La Segreta, in pieno stile Via Margutta

Nel cuore di Roma, a via Margutta, la storica strada degli artisti, nasce l’Osteria La Segreta, un progetto dell’architetto Antonio…

4 Maggio 2024 10:10
  • Fotografia

Fotografia e dintorni, cosa vedere a Torino #3: dal centro a Madonna di Campagna

Torino a tutta fotografia con il nuovo festival Exposed e la fiera The Phair, gli appuntamenti da non perdere con…

4 Maggio 2024 9:21