Liz Diller e Ricardo Scofidio sono stati insigniti del premio di architettura conferito dalla Royal Academy. Il riconoscimento, pur assegnato da un’istituzione così prestigiosa, è relativamente giovane. Questa è infatti la sua seconda edizione e rientra nell’ambito delle varie attività promosse dalla Royal Academy nel campo dell’architettura, tra le quali ricordiamo anche una grande mostra dedicata a Renzo Piano, chiusa il 20 gennaio. Diller e Scofidio sono stati responsabili di alcuni dei più importanti progetti culturali degli ultimi anni, come l’High Line di New York e il Broad Museum di Los Angeles.
Alan Stanton, l’architetto britannico che ha presieduto la giuria del premio, ha detto che il riconoscimento è stato tributato a una pratica e a una ricerca all’apice del loro sviluppo. «Diller e Scofidio mettono da parte molte delle normali regole accettate del gioco architettonico per reinventare i primi principi dell’architettura. Ora stanno costruendo su vasta scala e possiamo cominciare a vedere come tutto ciò si sia manifestato in progetti significativi e ben identificabili», ha commentato Stanton al Guardian. Specificando anche come il loro lavoro sia stato fonte d’ispirazione per gli architetti più giovani e abbia prodotto «un profondo senso di invidia» in architetti più affermati, incluso se stesso, ha ammesso. Diller è stato inserito nella lista delle persone più influenti al mondo del 2018, stilata dal Time.
La coppia parlerà della loro pratica in occasione della cerimonia di maggio, quando saranno annunciati i vincitori di un altro premio, il Royal Academy Dorfman Prize, che sostiene i talenti emergenti in architettura. Quattro i finalisti, che sono stati appena nominati: Fernanda Canales (Messico); Alice Casey e Cian Deegan, TAKA (Irlanda); Mariam Kamara, Atelier Masomi (Niger); Boonserm Premthada, Bangkok Project Studio (Tailandia).