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Metti una vecchia tipografia in Veneto, e falla diventare un centro culturale. Tre domande ad Elena Dal Molin e Andrea Bianconi che ci raccontano Atipografia

di - 14 Novembre 2014
Inaugura oggi ad Arzignano, in provincia di Vicenza, quello che si promette essere il nuovo polo del contemporaneo del Veneto. Si chiama Atipografia e, in effetti, è proprio situata in una ex struttura per la stampa nella piazza del paese. Qui Elena Dal Molin e Andrea Bianconi, che stasera aprirà con “Tunnel City”, hanno ridisegnato mille metri quadrati per la fruizione e la scoperta dell’arte con¬temporanea in dialogo continuo con realtà internazionali. Abbiamo chiesto a loro di raccontarci il progetto
Partiamo dal principio, ovvero come nasce il progetto Atipografia?
«Atipografia nasce dall’incontro di due persone che la pensavano allo stesso modo, da uno spazio ricco di storia e da un’idea».
Il Veneto è un terreno molto ricco, ma spesso sembra un poco digiuno di arte contemporanea, nonostante siano molte le iniziative, i progetti e le fondazioni che percorrono la strada dell’arte. Cosa vi aspettate?
«Abbiamo sentito il bisogno di estremizzare questa nuova avventura, partendo quindi dall’origine, dalla nostra città natale. La provincia è piena di una grande energia nascosta, la provincia è autentica, ed è viva. Arzignano e’ un paese del nordest che da solo produce 1 per cento del pil italiano. Lavoreremo con diverse realtà, con la comunità rendendola partecipe organizzando talk, workshop, serate di storia dell’arte,  con le aziende istituendo un premio di design dedicato di volta in volta ai materiali e alle attività, quali la pelle e il marmo, che hanno fatto la fortuna della valle. Il dialogo è una parola importante. Ci aspettiamo quindi il dialogo e la vita dentro Atipografia, ci aspettiamo un luogo che vive al proprio interno la vita vissuta dall’esterno, che l’arte scivola fuori e la vita scivola dentro. In questi due mesi di cammino abbiamo trovato imprenditori sensibili ed illuminati, ed Arzignano incuriosita e felice».
Provocazione: annunciate mostre, concerti d’autore, incontri, sale dedicate a residenze per artisti (nell’edificio dell’ex tipografia), spazi per conferenze, workshop e una nuova web radio. Non state esagerando?
«Stiamo solo concretizzando un sogno e un desiderio, crediamo nella dinamicità dello spazio e nella dinamica di Atipografia. Stiamo ascoltando lo spazio, i suoi suggerimenti e le sue potenzialità e stiamo vivendo il territorio. Il grande spazio espositivo è pronto ed anche la web radio, i primi mesi sono programmati con talks, mostre, e concerti. Per esempio ci sarà un talk con il Prof. Fabrizio Panozzo, direttore del Mac Lab Ca’ Foscari, che dialogherà con Andrea Bianconi e due imprenditori locali su “Il valore invisibile: l’arte contemporanea nelle imprese contemporanee”, il concerto del Maestro compositore Vincenzo Pasuariello, regista e attore che fa parte della compagnia teatrale di William Kendridge, a gennaio una mostra di Carlo Bernardini, e l’incontro con Marco Delmastro, fisico nucleare del Cern di Ginevra, che presenterà il suo libro Particelle Familiari, in modo facile racconterà la ricerca nei laboratori del Cern sul bosone di Higgs, e poi, e poi…Riteniamo che la web radio sia importante in quanto promuove la vita culturale che si svolge all’interno del centro, è contenitore di presente e “collezionista” di storia».

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