Categorie: Speednews

Milano Art Week/13. “Raid” nel vecchio magazzino di Pasticceria Cova: ecco i risultati di un bel progetto tra il militare e il mimetico

di - 1 Aprile 2017
È senza ombra di dubbio l’evento, o forse sarebbe più giusto dire “il lampo”, più interessante di questa prima (ufficiale) Art Week milanese. Partiamo dal principio: ci sono due artisti, Giulio Cassanelli e Alessandro Brighetti (The Fat Studio), che durante la scorsa edizione di Arte Fiera a Bologna hanno occupato – con permesso – una vecchia fabbrica meccanica, ideando un format: “Raid”. 6 ore di allestimento, 6 di mostra. Fine. La condizione data agli artisti? Lavorare con quello che si trova sul luogo e pochissimo altro. Lavorare, insomma, con uno spazio in disuso. Per chi non può essere presente all’opening perché “too busy” c’è il live streaming, altrimenti le porte sono chiuse. In effetti, è un raid: un atto dimostrativo, senza conquista di territori.
Stavolta è accaduto a Milano, nell’ex magazzino della Pasticceria Cova (forse una delle più famose d’Italia) in via Popoli Uniti, in quella “Nolo” di cui vi raccontiamo anche su Exibart.Onpaper 97. Un capannone abbandonato da anni, senza tetto, dove la natura si è quasi riappropriata dello spazio infilandosi nelle fessure dei pavimenti e crescendo, crescendo.
Un posto magico e sconcertante, quasi in centro, che non solo fa riflettere sulle destinazioni d’uso delle attività dismesse, ma anche sulla capacità dell’arte di costruirsi laddove sembra non esserci nulla di possibile da fare.
E invece, tra i tanti, c’è Ivana Spinelli (sopra) ha recuperato una vecchia scatola di gianduiotti con foglie di plastica dorate come decorazione, e le ha piantate a terra, a memento della storia: c’è del tenero, del dolce, e c’è del marcio, esattamente come ci sente in questo luogo quasi sacro, isolato anche dal resto della città da un grande cortile.
E poi c’è Eugenio Tibaldi (in home page), che omaggia Milano grattando via le muffe di un muro, e ricreandone lo skyline raso terra. C’è Francesca Pasquali, che con i componenti degli impianti di aerazione crea un dispositivo scultoreo, e ci sono Cassanelli e Brighetti che, in occasione dell’opening di ieri sera hanno fatto saltare chicchi di mais colorati in pop-corn, con un quantitativo proporzionale rispetto al consumo del cereale nei 5 continenti del mondo: una mappa forse assurda per tracciare un profilo del mondo, come uno spazio può tracciare un profilo per l’arte. Ed essere, a volte, molto felice.

Articoli recenti

  • Mostre

Alice Neel. I am The Century, a Torino la sua prima retrospettiva italiana

Alice Neel. I am The Century, è la prima retrospettiva in Italia dedicata alla pittrice statunitense, a cura di Sarah…

7 Dicembre 2025 0:02
  • Mostre

Le mostre da non perdere a dicembre in tutta Italia

L’appuntamento mensile dedicato alle mostre e ai progetti espositivi più interessanti di prossima apertura, in tutta Italia: ecco la nostra…

6 Dicembre 2025 21:00
  • Mostre

Milano riscopre Bice Lazzari con una grande mostra a Palazzo Citterio

Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…

6 Dicembre 2025 15:00
  • Progetti e iniziative

Spazi di Transizione a Bari: il waterfront diventa laboratorio urbano

A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…

6 Dicembre 2025 13:30
  • Musica

Il tempo secondo Barenboim: due concerti, un Maestro e l’arte di unire il mondo

Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…

6 Dicembre 2025 12:30
  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30