Le associazioni Italia Nostra, WWF e Legambiente sono indignate per l’atto politico assolutamente strumentale che ha portato all’allontanamento dal Ministero dei Beni culturali di personalità di indiscussa competenza come Vittorio Emiliani, Luca Odevaine e Giuseppe Chiarante, quest’ultimo vice-presidente del Consiglio nazionale del Ministero, un organo che negli ultimi mesi non è mai stato convocato – nonostante il lavoro istituzionale procedesse al varo della Patrimonio spa e della legge Lunardi, provvedimenti che hanno profondamento inciso sulle possibilità di tutela del paesaggio e dei beni storici e artistici.
Italia Nostra, WWF e Legambiente desiderebbero conoscere le motivazioni di una simile decisione che colpisce rappresentanti del mondo delle associazioni, improvvidamente sostituiti con membri di nomina politica.
L’atto d’imperio del Ministro Urbani appare tanto più immotivato se si considera che in sede di Consiglio nazionale Giuseppe Chiarante non ha mancato mai di muovere critiche anche ai precedenti Governi, a testimonianza dell’obiettività e dell’autonomia politica che oggi il Ministro non ritiene più necessarie.
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Le associazioni avevano ruolo di consulenti del Governo?