Categorie: Speednews

New York Art Week/6. Perfetto Anri Sala da Marian Goodman, rileggendo Stravinsky e Mozart

di - 10 Marzo 2018
Tra le mostre più chiacchierate di questa Art Week newyorchese c’è senza dubbio quella di Anri Sala da Marianne Goodman, che gli dedica un solo show (il quarto con la gallerista) negli spazi stupendi della 57th.
Ancora una volta, Sala (Albania, 1974) mischia musica e narrazione, rovesciando e duplicando percezioni. In questo caso il corpo del lavoro, nella galleria nord, è dato da 38 tamburi rullanti sospesi al soffitto, che attraverso le rispettive bacchette si animano, interagendo con le note di Mozart e del suo Concerto per Clarinetto in A Maggiore. Ma Sala, artista raffinato, non si limita a una riproposizione. Ciascuno dei tre movimenti del concerto è stato alterato secondo una regola autoimposta: la rimozione dei primi toni centrali, l’uso delle indicazioni di tempo originali sostituite con la descrizione giornaliera del vento, tratta dal diario di James Bell del 1839, annotate mentre si recava da Londra in Australia, mentre nel terzo movimento l’ordine cronologico di tutte le parti di solo è stato rimosso e la distribuzione delle parti registrate tra i tamburi è liberamente basata sulla tipica formazione di posti a sedere di un’orchestra classica. Ecco, così, prendere forma The Last Resort, che sovverte le principali indicazioni del concerto, il senso di gravità e di ritmo, appendendo i tamburi in omaggio all’Australia nel suo essere stato definito il Paese “sotto terra”. L’opera, variata per la galleria, è stata in realtà concepita per Kaldor Public Art Projects di Sydney. Il risultato, oltre al tecnicismo, è però poeticamente impeccabile.
Così come è perfettamente e stupendamente architettato il video If and Only If. Qui, invece, l’Elegia per sola Viola di Igor Stravinsky è “alterata” dalla presenza di due chiocciole che percorrono l’archetto dello strumento, durante il concerto. I movimenti impercettibili e apparentemente innocui degli animali provocano nell’esecutore Gérard Caussé una modificazione dell’andamento, instillando tra le parti una sorta di dialogo impercettibile, una “collaborazione” invisibile per un nuovo pezzo. Una vera e propria lezione di cooperazione, da non perdere.

Articoli recenti

  • Mostre

la libera maniera: arte astratta e informale in mostra ad Arezzo

La collezione di arte astratta e informale italiana di Intesa Sanpaolo in mostra al Museo dell’Antiquariato di Arezzo, in un…

6 Maggio 2024 12:20
  • Progetti e iniziative

Mark Bradford e Rio Terà dei Pensieri: cooperazione per il riscatto sociale

Dal 2016, l'artista americano Mark Bradford e la Cooperativa Sociale Rio Terà dei Pensieri hanno dato vita, a Venezia, a…

6 Maggio 2024 10:20
  • Teatro

In Scena: gli spettacoli e i festival della settimana, dal 6 al 12 maggio

Una selezione degli spettacoli e dei festival più interessanti della settimana, dal 6 al 12 maggio, in scena nei teatri…

6 Maggio 2024 9:25
  • Design

BIG, la Biennale Grafica arriva a Milano, tra cultura visiva e impegno sociale

BIG Biennale Internazionale Grafica è il festival dedicato al design della comunicazione e alle culture visive, alle prese con le…

6 Maggio 2024 8:13
  • Mercato

30 anni della super galleria David Zwirner

Il colosso David Zwirner festeggia il trentesimo anniversario con una nuova sede a Los Angeles e la mostra “30 Years”.…

6 Maggio 2024 6:00
  • Fotografia

EXPOSED: il nuovo Festival Internazionale di Fotografia di Torino

Al via EXPOSED Torino Foto Festival, il nuovo Festival Internazionale di Fotografia di Torino, a cura di Menno Liauw e…

6 Maggio 2024 0:02