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Padri e figli. Una triplice mostra per raccontare il rapporto tra Ettore e Michelangelo Pistoletto

di - 21 Marzo 2019
«Mi ha partorito mio padre…artisticamente s’intende», è la frase che chiude la conferenza che si è tenuta a Villa Necchi Campiglio di Milano, per presentare un unico progetto espositivo dedicato alla grande opera del maestro Michelangelo Pistoletto.
Da mercoledì, 17 aprile, a domenica, 13 ottobre 2019, Biella e Trivero ospiteranno la mostra “Padre e Figlio”, un percorso espositivo a cura di Alberto Fiz che pone in dialogo la ricerca artistica di Michelangelo Pistoletto (Biella, 1933) con quella del padre Ettore Pistoletto Olivero (Arnodera, Val di Susa, 1898-Sanremo, 1981). La mostra, realizzata da Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Cittadellarte e Fondazione Zegna, sarà strutturata in tre sedi del territorio biellese: Palazzo Gromo Losa – antica dimora signorile restaurata e messa a disposizione della città dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, con un magnifico giardino all’italiana visitabile durante il periodo della mostra – Cittadellarte-Fondazione Pistoletto e Casa Zegna.
Un passaggio tra generazioni, capace di creare relazioni dove si racconta e si intreccia il territorio in cui si sviluppa il rapporto padre figlio-figlio padre. Comunicano attraverso il tempo i protagonisti Michelangelo ed Ettore, incarnando il passaggio generazionale che dialoga con i luoghi del territorio biellese. Tutto partì da un ritratto che Ettore fece a Michelangelo, a tre mesi dalla nascita, un’immagine assorbita dall’artista stesso, tanto da diventare un prolungamento del sé che lo ha accompagnato sino agli anni ’70 ed è diventato, a sua volta, opera. Il lavoro di Ettore Pistoletto Oliviero è pregno di realismo, le nature morte erano legate alla realtà, ciò che veniva ritratto era mangiato, annusato, consumato.
Il corpus espositivo costituisce un’unica, grande mostra, dislocata presso le tre sedi di Palazzo Gromo Losa, Cittàdellarte-Fondazione Pistoletto e Casa Zegna. Biella accoglierà la mostra “Padre e Figlio”, che presenta oltre cento opere, tra dipinti, quadri specchianti, installazioni, lightbox, video e fotografie, peraltro in un anno significativo per la città. Nel 2019, infatti, Biella proporrà la propria candidatura al network Unesco delle città creative e sarà proprio Michelangelo Pistoletto a fare da ambasciatore ufficiale al progetto, realizzando il simbolo del Terzo Paradiso. Palazzo Gromo Losa, è la prima tappa del percorso espositivo, qui si specchieranno i lavori di Ettore e di Michelangelo. Ad accoglierci, una nuova opera di Michelangelo Pistoletto, una sintesi dei suoi messaggi e, dopo un’introduzione dedicata al tema del ritratto e dell’autoritratto, con esposto Il presente. Uomo di fronte, del 1961, la mostra mette in parallelo le nature morte di Ettore con una serie di quadri specchianti realizzati dal 1963 al 2017 da Michelangelo, tra cui Padre e madre del 1968.
A Casa Zegna, invece, un omaggio a Ettore Pistoletto Olivero. Qui verranno esposti per la prima volta in una mostra pubblica i dipinti dell’artista risalenti al 1952-1953, raffiguranti le tappe per la realizzazione della Panoramica Zegna. La mostra si concluderà a Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, dove punto di partenza sarà la ricostruzione di Padre, figlio e creatività, con installazioni del ciclo Le Stanze, realizzato nel 1975 nella galleria Christian Stein. (Silvia Barolo)

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