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Roma, Angelo Mai Più. Si spera…

di - 7 Luglio 2006


Si sa, negli ultimi anni Roma si è data il ruolo di propulsore innovativo e all’avanguardia. Laboratorio sociale, culturale, anche politico. Modello Roma, l’ha battezzato il guru della rinscita capitolina Goffredo Bettini, vero spin doctor all’ombra del Cupolone.
L’ultima novità? L’occupazione illegale di spazi pubblici con il giustificativo dell’arte e della cultura. E’ quello che stanno facendo da mesi un gruppo di privati cittadini all’interno dell’ex convitto Angelo Mai, clamorosa struttura nel cuore della città già da tempo destinata a scuola e a spazio attrezzato per il quartiere e da altrettanto tempo occupata da un’officina per biciclette (a Roma? E che siamo a Padova…), da curatori autoreferenziali, da osterie senza licenza e da famiglie che soggiornano a gratis da mesi, in barba a tutti quegli imbecilli che ogni trenta giorni debbono pagarsi la pigione…
Dopo un processo di progettazione partecipata, il quartiere tutto (stiamo parlando del Rione Monti, tra il Colosseo e Via Nazionale) ha deciso di destinare l’area a scuola trasferendovi le aule del Viscontino, istituto con gravi carenze di spazi. E di restaurare il resto della struttura con servizi pubblici di utilità comune.
Peccato che i lavori di restauro non riescano a partire per l’ostinazione degli occupanti che, in nome di un imprimatur culturale fatto di mostre d’arte raffazzonate e di serate danzerecce, si sentono autorizzati -violando ogni legge e regola- a starsene abusivamente in uno spazio pubblico che l’amministrazione ha destinato ad altro.
Il Comune di Roma poi, sempre troppo paziente con i prepotenti specie se protetti dal Partito della Rifondazione Comunista (sic), non ha fatto altro nelle ultime settimane che offrire agli occupanti spazi alternativi per non interrompere le attività. Un bel cinema nel rione Esquilino, uno spazio ex industriale all’Ostiense, un fienile sull’Appia, addirittura un Antiquarium al Celio. Quante associazioni culturali in città debbono pagarsi gli affitti delle loro sedi, magari in periferia? Ebbene gli Angeli Mai hanno sempre risposto, adducendo scuse bizzarre, che no, da lì non se ne sarebbero andati. E che no, ogni alternativa offerta in dono dal Comune (che si sarebbe sobbarcato anche l’onere dei restauri. A spese della collettività, of course) non andava bene per questo, questo o quest’altro motivo.
Dopo un braccio di ferro durato mesi, la data fissata dal Comune per lo sgombero definitivo dell’ex convitto è il 15 luglio. Con lo stile che li contraddistingue, gli occupanti hanno invitato tutte le famiglie sfrattate del centro storico ad asserragliarsi nell’Angelo Mai per far fronte comune in attesa che le forze dell’ordine facciano il loro dovere. Condendo il tutto con minacce di morte (è il Corriere della Sera a dirlo) nei confronti dei residenti del Rione, esasperati dall’invadente e non prevista presenza…

Da primario strumento di riflessione sul mondo dell’arte non possiamo che invitare gli occupanti ed i loro sodali a continuare pure la loro lotta fintanto che il Comune glielo consentirà, ma a farlo -come per tutte le iniziative di questo genere- in nome dell’illegalità, della prepotenza e del reato, non in nome dell’arte e della cultura. Nella speranza che il 15 luglio la giustizia prevalga sulla violenza. (massimiliano tonelli)


Angelo Mai occupato
Laboratorio aperto di arti e culture
via degli Zingari 13 o via Clementina 2 (ingresso senza barriere)
nel cuore del rione Monti, fermata metro B Cavour (Roma)
info@angelomai.org – tel. 340.6959026
www.angelomai.org


[exibart]

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  • Per adesso PURTROPPO le nostre tasse non hanno contribuito neanche con un euro alle mostre, alle serate di cinema e di teatro dell'angelo mai. L'ingresso è gratuito e gli organizzatori non ci guadagnano niente. Gli unici a guadagnarci siamo noi cittadini, che dopo una giornata di lavoro, possiamo vedere a costo zero qualcosa di diverso dalle solite mediocrità. Per di più con una "osteria" dove i prezzi vanno da 1 a 2,50 euro. Purtroppo in Italia non abbiamo uno Stato che ci assista nei nostri bisogni elementari, figuriamoci in quelli culturali, e il risultato è abbastanza evidente in queste pagine.
    P.S. Perché non utilizziamo tutto questo rancore per organizzare una caccia agli evasori fiscali?

  • Non credo che a un ex frequentatore del liceo Chateaubriand servano i miei soldi per continuare la sua attività pseudo-culturale, se proprio non sa cosa fare nell'ora dell'aperitivo.
    Non diciamo cazzate, voglio sperare che qui ci sia ancora gente che ha letto qualche libro di storia dell'arte, qualche giornale, qualche libro di filosofia...non possiamo chiamare culturale tutto quello che pretende di esserlo, quasi con la forza.Chiudo il mio intervento con questa domanda:chi è più fascista, il finto fricchettone mantenuto che nutre le sue noiose giornate da gagà di esotismi proletari o il proletario vero,che deve pagare per avere anche il necessario, oltre che il superfluo, seppure tacciato di populismo, quando reclama i suoi sacrosanti diritti?

  • Basa con questi mangia e bevi a tradiemnto!
    Non ne posso più di pagare per gli altri. La mattina ci alziamo tutti o quasi tutti.... per andare a lavorare.....
    nascondersi dietro delle maschere è tanto facile...

  • Cari amici,
    come forse già sapete, il Comune ci chiede di lasciare l'Angelo Mai entro il 15 luglio, data in cui la struttura dovrebbe essere consegnata alla ditta che si occuperà della ristrutturazione.
    L'ultimatum segue una trattativa inesistente in cui il progetto culturale dell'Angelo Mai occupato non è mai stato preso in reale considerazione dall'amministrazione capitolina.
    Per questo non lasceremo l'Angelo Mai e, al contrario, abbiamo in cantiere una serie di iniziative speciali a partire dal 14 luglio, per tutto il fine settimana e ancora oltre, di cui vi faremo sapere di più nei prossimi giorni.

    [ma non si vergognano? dal sito dell'angelo mai]

  • arturo, la tua vita è molto più triste della mia, non ti piace alberto sordi...

    p.s. simona ha sintetizzato in modo egregio il problema, comunque in vacanza ci vado, eccome! magari senza gravare sui contribuenti: l'affitto, insomma, lo pago coi soldi miei, non mi occupo abusivamente una villa comunale, sul mare magari, poi ci faccio un paio di mostre fighette (potrei, eccome potrei) e dico che il mio è un grande progetto culturale, anzi un lavoro concettuale: "operazione vacanza gratis"!

    alla faccia tuaaaa, alla faccia vostraaaa, con la bionda e con la moraaa, me ne vado a passeggiaaaar...

  • sei proprio un simpaticone, sei riuscito a farmi sorridere.
    forza itaglia!!!!!

  • La firma, doverosa, era saltata. Chi, naturalmente rimanendo nell'anonimato, l'ha richiesta in mail e messaggi è servito. Ma temo che non sposti di una virgola il merito della situazione.

  • No infatti la virgola dovunque la si metta non puo mettere in dubbio l'enorme sensibilità dell'articolista.

  • You Italians are so much funny. You always make me laugh. I'll tell you something: it's 2006, not 1956. What is all this deplorable talking about fascists and communists? Wake up, you sleepers!
    WINTER IS COMING.

    L.S.

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