Interrogato dal giovane Matisse su chi potesse essere considerato l’artista più genuinamente impressionista, Pissarro indicò Sisley. Nel corso della sua carriera artistica egli rimase infatti sempre fedele ai canoni originari del movimento: larappresentazione della percezione visiva di un angolo di natura colto in un particolare momento. Queste parole pronunciate più tardi da Matisse stesso: «Un Cézanne è un momento dell’artista, un Sisley invece un momento di natura» evidenziano un’altra caratteristica fondamentale della sua arte e cioè il suo modo lirico e commosso di
sentire e interpretare il paesaggio, per cui la sua pittura viene affiancata a quella del grande pittore romantico inglese John Constable, al quale Sisley guardò come un maestro.
Ad aprire la rassegna sarà una testimonianza della produzione degli anni sessanta – di cui sono giunti fino a noi pochissimi esemplari – quando Sisley compie i primi passi, suffragati dallo studio di Constable, Corot,
Il succedersi delle opere in mostra conduce il visitatore in una sorta di viaggio itinerante attraverso i luoghi cari al cuore e all’arte di Sisley, fermati sulla tela dal pennello sensibile dell’artista nell’attimo in cui un certo vibrare della luce o una particolare condizione atmosferica destarono la sua ispirazione: un angolo di Louveciennes o di Argenteuil silenziose sotto la neve; la cittadina di Port-Marly inondata dal fiume; lo scenario della Senna nei pressi di Bougival dai tenui, freddi cromatismi o, più tardi, le splendide vedute di Saint-Mammès con le brezze che l’attraversano scompigliando le rive erbose del fiume; le coste deserte del Galles con il mare increspato e il cielo chiaro; quindi Moret-sur-Loing, i colori caldi del tramonto che accarezzano la città o il gelo dell’inverno lungo il canale rimasto deserto. E infine la chiesa di Moret: lo stesso soggetto dipinto decine di volte – coeva è l’esperienza dell’amico Monet con la cattedrale di Rouen – e come esito un quadro sempre diverso, ricco di nuove misteriose suggestioni.
Curatrici della rassegna sono MaryAnne Stevens, Senior Curator e Collections Secretary alla Royal Academy of Arts di Londra, e Ann Dumas, studiosa specializzata nell’arte francese dell’Ottocento, nota a livello internazionale. (comunicato stampa)
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