Categorie: Speednews

Sulle macerie della Città della Scienza di Napoli torna l’arte. Nell’anniversario del rogo arrivano le “Migrazioni” di Michele Iodice

di - 3 Marzo 2014
Un anno fa, il 4 marzo 2013, Napoli si svegliava orfana di una delle sue punte di diamante, in fatto di cultura. La città della Scienza di Bagnoli, infatti, era stata distrutta da un incendio vastissimo, “un attacco criminale” secondo il sindaco De Magistris, in un’ipotesi tutt’altro che implausibile.
Della Città della Scienza furono risparmiati solo i muri perimetrali, mentre gli interni dei Padiglioni sono stati completamente divorati dal fuoco. A poggiare una mano sulla spalla, all’epoca, era anche arrivata l’unione europea, che aveva promesso un contributo per la ricostruzione, anche se allo stato attuale, l’unica certezza su cui si può contare, è la mano dell’arte e degli artisti.
Che come una Fenice, e non a caso “La Fenice” è proprio il titolo scelto per il progetto che vi stiamo per raccontare, riesce a far rinascere dalla cenere nuove forme e nuovi momenti culturali.
Si parte domani, a un anno esatto dal fuoco, con le Migrazioni di Michele Iodice: l’artista napoletano creerà per l’occasione, come sempre avviene nel suo lavoro, un’installazione site-specific a forma di nido. In questo caso la dimensione “in-situ” dell’opera è totale, perché anche i materiali della sua composizione sono quelli di risulta di Città della Scienza.
Il nido sarà collocato all’ingresso della fondazione, in una sorta di auspicio per la rinascita, come del resto è tutto il progetto “Napoli per Città della Scienza”, nel quale si inserisce proprio “La Fenice”, ideato e curato da Sabina Pecorella: una testimonianza, e una riflessione, sui processi di mutazione che stanno avvenendo nel mondo culturale napoletano, sempre in bilico tra eccellenza ed enormi gap da colmare.
Ma si sa, la Fenice rinasce, e probabilmente anche stavolta non tradirà le aspettative, nonostante promesse mancate e habitat poco ospitali.

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

A suo dire l’umanità si divideva in due grandi gruppi: i presepisti e gli alberisti

Sulle note di All I Want for Christmas Is You di Mariah Carey o di Last Christmas, ma anche dell’intramontabile…

25 Dicembre 2025 0:02
  • Mostre

Il Museo delle Civiltà di Roma ospita una mostra sulle tradizioni del Natale in tutte le regioni

Fino al 6 gennaio 2026, il percorso esplora tradizioni, abiti delle feste e presepi di tutta Italia. Inaugurata anche La…

24 Dicembre 2025 19:00
  • Arte contemporanea

Da Venezia a Leonforte. Salvo, la pittura e la geografia di un ritorno

A dieci anni dalla morte e a 50 dalla Biennale del ‘76, Leonforte celebra Salvo con una targa nel luogo…

24 Dicembre 2025 15:30
  • Arte contemporanea

Pietro Fachini da ArtNoble Gallery parla del folklore messicano con il disegno

Il vincitore del Premio Milano Drawing Week 2025 porta la sua ricerca messicana in dialogo con Renato Guttuso da ArtNoble…

24 Dicembre 2025 14:00
  • Mostre

Per Valerio Adami, il mito è il linguaggio del sacro: la mostra a Foligno

Al CIAC di Foligno un’ampia mostra celebra i 90 anni di Valerio Adami, mettendo in evidenza quella dimensione del sacro…

24 Dicembre 2025 13:30
  • Musei

Il Grand Egyptian Museum e il battito di Giza: un museo che genera futuro

Tra rampe, laboratori e un ecosistema culturale in metamorfosi, il Grand Egyptian Museum diventa il cuore pulsante di una nuova…

24 Dicembre 2025 12:32