Non sarà proprio di qui all’eternità, ma almeno per i prossimi due anni il destino del Madre è segnato. A darne l’annuncio il Governatore della Regione Campania – nonché presidente della Fondazione Donnaregina – Antonio Bassolino, il quale ha snocciolato il calendario degli eventi in programma dal prossimo autunno al 2008. Sotto l’egida della partnership con la Tate Modern di Londra i primi due impegni. Si parte ad ottobre con l’attesissima mostra di Bruce Nauman, curata da Laurence Sillars, che nel febbraio del prossimo anno passerà il testimone a Rachel Whiteread. Ma il 2007, nell’ex Provveditorato agli Studi, non scontenterà certo gli amanti made in Italy, con una grande triade tricolore: la personale di Marisa Merz firmata da Ester Coen; Piero Manzoni “impacchettato” da Germano Celant; Luciano Fabro (già ospite della collezione permanente) by Rudi Fuchs (che, con Achille Bonito Oliva e Vicente Todoli, è una delle teste d’uovo del comitato scientifico della struttura partenopea). Nel 2008, infine, in via Settembrini arriveranno Thomas Struth e Bob Rauschenberg, in collaborazione col museo Serralves di Porto. (a. p.)
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caspita, tutti volti nuovi!
Sono daccordo che un museo assolutamente non debba perdersi con nomi "nuovi" ... generalmente sono solo delle improbabili speranze.
Magnifico e FINALMENTE l'attenzione su Marisa Merz. Gli altri mi lasciano indifferenti.
Suggerimento: perchè non liberare qualche stanza d'artista che sembrano una forzatura? Una vale l'altra. Naturalmente!!!!!!!!
L' accademia di Napoli dorme ? ma chè ? è proprio morta !! cioè l'hanno uccisa !
WOW.
e da quando il compito di un museo è portare i nomi nuovi?
Le fondazioni si costruiscono lentamente anche con nomi di grande richiamo!Finalmente a Napoli una struttura Museale che ha un progetto a lunga "gittata",non un evento estemporaneo:Era ora !Napoli deve poter progettare il proprio futura con eventi internazionali,bene!Vediamo come si organizzerà il PAN?L'Accademia mi sembra che dorma!Grazie!
e infatti i "nuovi" di ieri al museo non ci stavano, ieri
a parole nemmeno ci volevano finire poi (ma questo è un altro discorso)
i nomi "consolidati" di oggi erano i nomi "nuovi" di ieri. l'attitudine "contro" rispetto al nuovo di tanti operatori dell'arte (di oggi) è la stessa che gli artisti di cui parlate così bene si dovettero subire agli inizi della loro carriera da parte di critici (e artisti) conservatori.
e con questo non voglio entrare in merito sulla bontà degli artisti in programma al madre, che è assolutamente fuori discussione.
d'altronde però il vecchio motto "l'importante è fare" è pur sempre condivisibile.
Spazio stupendo. Consente, una volta varcati suoi confini, un'attitudine reale al cambio dimensionale. Tutto è bianco come un ospedale della mente che, grazie al colore dell'arte, risana l'animo ed anche il difficie quartiere limitrofo. Non capisco perchè, con i numerosi artisti italiani bravi e affermati, si cerchi sempre il sensazionalismo esterofilo. In fondo siamo noi i campioni del mondo, no?
Inoltre, e poi vado, un piccolo spazio potrebbe essere dedicato alla ricerca, allo studio e al lancio di giovani geni italiani che cercano solo una MADRE che li accudisca. O sbaglio.
Gioisco alla notizia della personale su Manzoni... ma l'entusiasmo è dovuto ad una debolezza tutta personale.
Intervistato al Tg3 Bassolino ha affermato che il MADRE è diventato il centro italiano più importante per l'arte contemporea... pfff.
Per quanto ami questo spazio, un'affermazione del genere fa decisamente ridere.