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Un giro sulla giostra di Nina. Ad Alba, il nuovo progetto di animazione di Valerio Berruti

di - 31 Luglio 2018
La chiesa medievale di San Domenico, ad Alba, torna a ospitare l’arte contemporanea, con “La Storia di Nina”, mostra di Valerio Berruti, a cura di Arturo Galansino, che aprirà il 6 ottobre, in occasione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. Berruti era intervenuto nello stesso luogo già nel 2011, con l’installazione site specific “La rivoluzione terrestre”, e in questa occasione presenterà il suo nuovo lavoro cinematografico, “La giostra di Nina”, un film d’animazione, prodotto da Sky Arte, che lega il tratto lieve, firma dell’artista, all’animazione, mettendo in sequenza circa 3000 disegni, così da farli diventare fotogrammi di un video.
Si tratta di una sceneggiatura articolata, tratta da un racconto di Filippo Bessone, con protagonisti Nina, una piccola giostraia costretta a lavorare dall’arcigno nonno, e Geppo, un ragazzone dall’animo infantile che crea scompiglio tra i clienti della giostra di paese. La musica, unico elemento sonoro in questo cortometraggio senza parole, spetta a Ludovico Einaudi, coinvolto da Berruti fin dalla stesura del progetto. «Quando Valerio mi ha fatto vedere il bozzetto del progetto sono rimasto subito incantato dalla sua forza poetica e ho subito cominciato a fantasticare. La giostra è un’immagine simbolicamente molto forte ed anche una grandiosa forma di ispirazione creativa. Mi sono immaginato di dargli un’anima musicale con un tema circolare come se fosse una spirale infinita», ha affermato Einaudi.
‹‹La giostra di Nina è essenzialmente una storia che parla di libertà: ho pensato di rappresentare degli uccellini al posto dei soliti cavalli perché, in qualche modo, ognuno dei protagonisti riuscirà a spiccare il volo. Per la prima volta i più piccoli non sono il mio soggetto privilegiato, ma lo è uno dei principali simboli dell’infanzia. Questa mostra permetterà a tutti i bambini di diventare parte integrante della mia opera, salendo sugli uccellini e completando così, con un atto performativo, la mia installazione››, ha dichiarato Berruti. Infatti, per disegnare i fotogrammi che compongono l’animazione, Berruti ha realizzato un’opera ispirata alle tipiche giostre a carosello, del diametro di 7 metri, plasmando ogni componente, scolpendo e affrescandone ogni dettaglio.

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