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Una bestiolina al giorno, toglie il malumore di torno. Massimo Caccia all’Affiche di Milano

di - 14 Dicembre 2018
Dopo quello natalizio dell’Avvento, l’altro calendario, improbabile e lieve come un fiocco di neve, è quello di Massimo Caccia, pittore e illustratore meticoloso, autore di graphic novel che, nei tempi morti, trasforma oggetti comuni, come tavoli, sedie, divani oppure in animali, marionette e mondi fantastici.
Massimo non caccia animali ma li inventa, per 365 giorni ha disegnato una bestiolina ogni dì. Che adesso sono esposti alla Galleria Affiche, a Milano, fino al 25 gennaio 2019, per “Giorni Bestiali”, personale che presenta una raccolta di disegni su carta, ritratti di animali come metafora poetica di un mondo fiabesco, incantato, sospeso tra sogno e realtà, paradosso e poesia: un antidoto contro la banalità del quotidiano. I suoi esserini sospesi tra ironia e nostalgia, dall’appeal evocativo di un infanzia perduta, inteneriscono lo sguardo degli osservatori e chi, guardandoli, non tornerà bambino, scagli la prima nocciolina!
La galleria Affiche, nota per mostre dedicate a opere su carta di qualità, completamente tappezzata dai piccoli disegni appesi alle pareti, sembra una fattoria orwelliana. Le creature, ispirate a uno zoo perturbante dagli occhi tondi, attoniti, ottusi o stupiti a seconda delle situazioni in cui si trovano, sono disegnate con una tecnica definita “al tatto”, in cui il colore viene steso prima del tratto, essendo i colori utilizzati coprenti. Le sue bestioline discrete, quasi timide, ritratte su sfondi piatti, sbalzano fuori dal tratto uniforme, deciso, essenziale e ci scrutano disarmate, alcune sembrano stupite nel notare umani più bestie di loro.
Pesci rossi, un picchio, una giraffa in apnea con il muso dentro l’acqua, una libellula regale, l’immancabile orsetto, un commovente maialino rosa-salvadanaio, sovrastato da un martello minaccioso, una irriverente civetta, un canguro atletico, un serpentello sinuoso, un ragnetto che pende da uno spicchio di luna, una tartaruga schiacciata in uno schiaccianoci e, ancora, lumachine, coccinelle, una puzzola raffinata, un panda dallo sguardo stranito e tante altre piccole creature, compongono un calendario per bambini di tutte le età.
Una chicca imperdibile da collezionare è il catalogo-libro di 365 pagine, con postfazione di Guido Scarabottolo, altro artista dal segno incantevole, l’eterno bambino saggio come Massimo Caccia, capace di introdurci nei “Giorni Bestiali” con levità, leggerezza e sagace ironia. E ogni giorno ha le sue bestialità ma, viste così, ci piacciono di più. (Jacqueline Ceresoli)

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