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Verona, la galleria Studio la Città spegne 35 candeline

di - 20 Novembre 2004

Novembre 1969: a Verona apre le porte Studio la Città. Comincia così, intorno ad un gruppo di artisti inglesi e loro contemporanei italiani come Griffa, Aricò, Battaglia,Verna e poi Colombo, Schifano e soprattutto Fontana, l’attività di una galleria che si pone come obiettivo di documentare la ricerca nel campo delle arti visive del dopoguerra.
Novembre 2004: lo spazio diretto da Hélène de Franchis festeggia l’anniversario della nascita, racconta ben 35 anni di attività e, soprattutto, non ha la minima intenzione di mollare.
Un vero caso di longevità quello dello spazio scaligero, in un settore, quello delle gallerie d’arte contemporanea, dove il ricambio e il riciclo sono all’ordine del giorno.
E da raccontare ce n’è, eccome. Perché Studio la Città, nella sua storia, si è conquistata un ruolo importante, diventando un riferimento per il collezionismo e caratterizzandosi per la spiccata vocazione internazionale.
Dallo Spazialismo all’Arte Povera, all’Arte Concettuale, dalla Pop Art Italiana fino al Minimalismo, si sono avvicendati nel razionale e suggestivo spazio che si giova di una rara illuminazione naturale, diffusa dai lucernari, Fontana, Manzoni, Calzolari, Castellani, Paolini, Pistoletto e Schifano per gli italiani. Tra gli stranieri Stuart Arends, Lawrence Carroll, Max Cole, Herbert Hamak, Jacob Hashimoto, Emil Lukas, Mirco Marchelli, Phil Sims, Jonathan Seliger, David Simpson.
Dal ’73 Studio la Città ha poi inaugurato un’intensissima attività che l’ha portata ad essere presente, regolarmente, alle più importanti fiere nel mondo: da Bologna a Milano e a Torino in Italia, quindi a Basilea, Berlino, Chicago, Colonia, Madrid, Miami, New York, Parigi, Stoccolma. Si può dire che della nascita, ascesa, successo e trasformazione delle moderne fiere d’arte contemporanea, la galleria veronese è stata diretta testimone.
Per festeggiare l‘anniversario sono programmate due mostre; la prima, curata da Marco Meneguzzo che, significativamente, porta il titolo della celebre canzone di Edith Piaf “Je ne regrette rien”, si inaugura il 21 novembre alle 11.30. La seconda è programmata per il mese di maggio 2005.


Je ne regrette rien
Verona, Stdio la Città, via dietro filippini 2
orario di visita: 9-13 e 15.30-19.30; chiuso domenica e lunedì
per informazioni: tel. 045597549 – 0458003708 fax 045597028web www.studiolacitta.it
a cura di Marco Meneguzzo


[exibart]

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