Oltre 8mila le opere pervenute da ogni parte del mondo e 120 quelle arrivate in finale, provenienti da 33 Paesi, che hanno concorso per le 6 sezioni in gara. Questi i numeri della 13ma edizione del Premio Arte Laguna, i cui vincitori, che hanno ricevuto un grant di 7mila euro, sono stati annunciati dalla giuria presieduta da Igor Zanti, nel corso della cerimonia tenutasi alle Nappe dellâArsenale Nord, a Venezia.
La giuria della sezione pittura composta da Alessandra Tiddia e Vasili Tsereteli, ha deciso di premiare il polacco Ryszard Szozda, con lâopera Test #03A #03B #03C (2017), sia per il tema trattato che per la scelta stilistica. Il trittico riproduce unâimmagine fotografica molto nota, riferita ai test nucleari svolti in Nevada negli anni â50. La giuria ha trovato interessante la traduzione di unâimmagine giĂ mediata dalla fotografia, attraverso il ricorso a una tecnica pittorica quasi astrattamente monocroma.
La giuria della sezione fotografia e digital graphics composta da Richard Noyce ed Enrico Stefanelli, ha premiato Silvia Montevecchi con Jisei no ku #1, 2017 | Jisei no ku #4 (2017) Lâopera dellâartista, classe 1994, è piaciuta per la qualitĂ della composizione, dellâimmagine, il valore narrativo e lâinteressante relazione con la tradizione del Jisei no ku, brevi poesie della tradizione giapponese che esprimono lâultimo pensiero prima della morte.
La giuria della sezione scultura e arte virtuale composta da Flavio Arensi ed Eva GonzĂĄlez-Sancho, ha premiato YĂśti, The Algorithmic Portrait Artist (2017), opera dellâartista canadese Jean-Philippe CĂ´tĂŠ. Lâopera ha colpito per la ricerca tecnica che integra la millenaria tradizione del ritratto con una visione profondamente contemporanea in relazione alle nuove tecnologie.
La giuria della sezione video e performance, composta da Filippo Andreatta e Maxa Zoller, ha premiato la performance Jardin / Arsenale (2016-2019), di Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi. La giuria della sezione land art e urban art, composta da Mattias Givell e Simone Pallotta, ha deciso di premiare Burj el Hawa â The Tower of Wind (2018), dellâartista libanese Jad El Khoury. La giuria della sezione Design, composta da Alfonso Femia e Danilo Premoli, ha premiato Elena Colombo con Inclusive Tea House (2017), progetto che interpreta al meglio il ruolo contemporaneo del designer impegnato a definire e a promuovere modelli di produzione e utilizzo sostenibili.
La mostra, che si sviluppa nei 3mila metri quadri delle Nappe dellâArsenale Nord, sarĂ aperta fino al 25 aprile e verrĂ animata da un calendario di talk, visite guidate e attivitĂ per bambini. Tra i vari appuntamenti, sabato, 13 aprile, âLa Forza Della Natura, Ricostruireâ, con la partecipazione dellâAssessore regionale
Elena Donazzan e interventi di
Chiara Casarin,
Andrea Zinato,
Toni Venzo,
Marco Martalar,
Andrea Chinese. Si proseguirĂ domenica, 14 aprile, con âIl collezionismo dâarte in Italiaâ, con
Nicola Maggi e
Alessandro Garofalo.
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Insieme alle 120 opere finaliste, sono poi esposte dieci sculture di calore di Le Guardie del Doge, unâinstallazione dalla forte presenza scenica che reinterpreta T Tower, il radiatore free-standing nato dalla collaborazione tra i designer Matteo Thun e Antonio Rodriguez con Antrax IT, azienda italiana specializza nella produzione di oggetti di design per il riscaldamento domestico, che ha supportato per lâedizione 2019 la nuova sezione design introdotta nel concorso.
In home: Jad El Khoury, Burj el Hawa, The Tower of Wind, 2018
In alto: Silvia Montevecchi, Jisei no ku #1, 2017